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Emergenza caldo a Napoli, per aiutare i senza tetto in strada volontari del Comune e medici Asl

In strada ci saranno task force congiunte. Medici e infermieri affiancheranno i volontari del Comune.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Per assistere gli oltre 2mila senza tetto di Napoli, a cominciare dall'emergenza caldo di questi giorni, il Comune e l'Asl di Napoli varano un tavolo per l'intervento sanitario congiunto. La prima riunione operativa si è tenuta nella sala giunta di Palazzo San Giacomo, alla presenza del sindaco Gaetano Manfredi, dell'assessore alla Sicurezza Antonio De Iesu, dell'assessore al Welfare Luca Trapanese, dell’assessore alla Salute Vincenzo Santagada, del capo di gabinetto Maria Grazia Falciatore e del direttore generale dell’Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva.

Task force di strada di Asl e Comune

Solo pochi giorni fa un clochard è stato ritrovato morto sotto i porticati del Duomo di Napoli. Il tavolo tecnico ha lo scopo di porre in atto una serie di attività congiunte tra i servizi Politiche sociali e Sicurezza e quelli dell’azienda sanitaria cittadina dedicati appositamente alle persone senza fissa dimora, che si aggiungono a quelle predisposte dall’Asl in autonomia. La prima iniziativa concreta condivisa tra le parti è la scelta di inserire all'interno dell’equipe di strada di cui dispone il Comune una figura di competenza sanitaria che si occuperà di supervisionare le condizioni fisiche e mentali e le eventuali dipendenze degli homeless.

Il tavolo nasce dalla decisione dell'Amministrazione comunale di individuare come indispensabili e prioritari gli interventi legati alle fasce deboli della popolazione quali minori, disabili, anziani e senza fissa dimora, ma anche gli interventi finalizzati alla tutela della salute pubblica e alla sorveglianza igienico-sanitaria sul territorio di cui sono responsabile quale rappresentante dell'autorità locale, interventi di prevenzione collettiva legata al territorio volti ad impedire l'ospedalizzazione impropria, e interventi di programmazione come previsto dal Pnrr. A breve saranno definiti protocolli unitari di presa in carico che consentiranno di dare risposte, in maniera integrata e organizzata, ai bisogni complessi delle persone fragili a cominciare dai senza fissa dimora.

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