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È morto il 15enne ferito alla testa con la pistola del padre. I suoi organi espiantati, salveranno altre vite

È morto il 15enne di Francolise (Caserta) ferito alla testa da una pallottola esplosa dalla pistola del padre; i genitori hanno autorizzato l’espianto degli organi.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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È deceduto Paolo Andrea Russo, il 15enne di Francolise, in provincia di Caserta, che lunedì mattina è rimasto ferito alla testa da un colpo di pistola esploso dalla pistola del padre. Il ragazzo era stato trasportato in ospedale già in condizioni gravissime, la pallottola aveva compromesso quasi del tutto le funzioni cerebrali; nelle ore successive il quadro clinico era peggiorato, fino alla morte. I genitori hanno autorizzato l'espianto degli organi, le procedure sono state avviate nell'ospedale di Caserta, dove il giovane era ricoverato.

La tragedia risale alla mattinata di lunedì, sono in corso indagini affidate ai carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone. A lanciare l'allarme era stata la madre del ragazzino, che tornando a casa lo aveva trovato n una pozza di sangue e aveva immediatamente allertato il 118; il 15enne era stato trasportato d'urgenza al Pronto Soccorso, dove i medici avevano confermato l'esito della prima visita: era in condizioni disperate, tutti i tentativi di salvargli la vita si sono rivelati vani.

La ricostruzione della vicenda è ancora al vaglio degli inquirenti, un fascicolo è stato aperto dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere; è stato appurato che l'arma utilizzata era regolarmente posseduta dal padre, ma non è chiaro se il ragazzo si sia ferito accidentalmente o se, al contrario, si sia trattato di suicidio. Dai primi accertamenti non sarebbero emersi riscontri di particolari conflitti in famiglia che potrebbero aver spinto il giovanissimo all'estremo gesto. I funerali non sono ancora stati fissati, ma è probabile che si terranno già oggi; il sindaco di Francolise, Gaetano Tessitore, aveva proclamato il lutto cittadino per il giorno delle esequie.

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