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De Luca contro Meloni: “Non fa il governo, fa il cinema”

Vincenzo De Luca punta il dito contro il Governo Meloni: “Risultati inesistenti, dice il contrario di quello che diceva fino a qualche anno fa”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Duro affondo di Vincenzo De Luca al Governo presieduto da Giorgia Meloni, "che quando si muove sembra esibirsi in una sfilata", e che "non guida il Governo, ma una macchina cinematografica". Il presidente della Regione Campania punta il dito soprattutto contro quelli che a suo dire sono stati i "risultati inesistenti" di un Governo che "dice il contrario di quello che ha detto fino a qualche anno fa". Lo ha fatto nella consueta diretta su Facebook del venerdì pomeriggio, durante la quale ha anche parlato di diversi temi di portata nazionale.

"Abbiamo un governo cinematografico"

"Possiamo dire che in Italia abbiamo l'unico il governo cinematografico del mondo, abbiamo un presidente del Consiglio che quando si muove sembra esibirsi in una sfilata, sul red carpet di Hollywood. Non guida il Governo, ma manovra una macchina cinematografica perché i risultati sono inesistenti e dice il contrario di quello che ha detto fino a qualche anno fa", ha aggiunto De Luca, citando a suo dire la questione migranti ("Hanno parlato per anni di fare un blocco navale per i migranti davanti alla Libia, abbiamo avuto mesi di ammuina e dopo due mesi la situazione e' sempre la stessa"), le accise della benzina ("Il governo ha deciso per l'obbligo dei benzinai di esporre il prezzo medio della benzina e il risultato è stato che chi ce l' aveva più basso lo ha alzato, ovviamente"), e così via.

"Autonomia differenziata? Così è una truffa"

Ma De Luca ha anche parlato dell'ipotesi di una legge di autonomia differenziata regionale, di cui si discute in questi giorni: "Legge che spacca l'Italia sui grandi servizi come sanità e scuola: fatta così è una grande truffa perché non si affronta il divario tra Nord e Sud. A Nord arrivano mediamente ogni anno 17.000 euro pro capite mentre al Sud 13.000 e il Governo non ci dice come si debba recuperare questo divario". E aggiunge: "Siamo arrivati ad un punto delicato, i pericoli davanti a noi sono diventati grandi e seri. Se non si recupera il divario tra Nord e Sud", ha spiegato ancora De Luca, "l'Italia finirà per non contare nulla sullo scenario internazionale, e per la verità già oggi contiamo poco, al di là delle sfilate e delle immagini cinematografiche del presidente del Consiglio".

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