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Elezioni USA 2024

Da Trump al complottismo: chi è Franklin Graham, il pastore che farà un comizio in piazza Plebiscito a Napoli

A Napoli arriva il pastore evangelico Franklin Graham, fedelissimo di Trump. Per lui anche un incontro con il sindaco Gaetano Manfredi.
A cura di Antonio Musella
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Franklin Graham
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Parlerà dal palco di piazza Plebiscito a Napoli, il prossimo 14 settembre Franklin Graham, pastore evangelico leader della Billy Graham Evangelistic Association (Bgea), chiesa evangelica fondata da suo padre Billy e della Samaritan Purse. Il "Noi Festival" è un evento in cui si lancerà, con oltre 300 chiese evangeliche del Sud Italia,  «un messaggio di pace e di vicinanza a Dio».

«Non vedo l'ora di venire a Napoli, ma non ho intenzione di predicare un messaggio sulla religione, desidero parlare di come gli italiani possono avere un rapporto reale e personale con Dio» annuncia Graham. Personaggio sicuramente singolare e dal grande  carisma e seguito. Di recente, negli Stati Uniti, il pastore ha catalizzato moltissime critiche per essere sceso in campo a favore di Donald Trump, candidato alle Presidenziali Usa 2024. 

Più che un semplice sostenitore, il pastore evangelico è uno dei fedelissimi dell'ex presidente ricandidato. Graham è accusato di essere tra gli ispiratori dell'assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021 dove i sostenitori di Trump provarono ad occupare Capitol Hill per impedire la proclamazione di Joe Biden come presidente.

"Trump ha avuto un'esperienza di pre-morte, Dio lo ha salvato"

Graham è reduce della partecipazione, nel luglio scorso, alla convention dei Repubblicani americani dove ha preso parola dal palco come uno dei più importanti sponsor del tycoon candidato alla Casa Bianca. Il pastore ha incentrato il suo intervento sull'attentato subito da Trump in Pensylvania. «Sono qui come un cittadino che ama questo paese – ha esordito il pastore – a Butler in Pensylvania, il presidente Trump ha vissuto un'esperienza di pre morte, non c'è dubbio su questo. Ma Dio gli ha risparmiato la vita. Quando attraversiamo queste esperienze di pre morte, ci cambiano la vita. Quando il presidente si è alzato da quel palco lo ha fatto a pugno chiuso, mostrando all'America la sua incrollabile determinazione a combattere per questa nazione. Trump è un uomo di parola e sono grato a lui per tutto quello che ha fatto». Mischiare politica e religione non è mai ben visto negli Stati Uniti, ma il brodo di coltura dei trumpiani vive molto di messianismo e Graham è sicuramente una figura di riferimento.

Alla convention repubblicana il pastore ha compiuto un gesto simbolico rilevante, invitando tutto il pubblico ad alzarsi in piedi ed a pregare con lui per Donald Trump concludendo la preghiera con queste parole: «Signore, sappiamo che tutta l'autorità deriva da te, e se vorrai renderai l'America di nuovo grande». Make America great again (MAGA) lo storico slogan di Trump. Il pastore evangelico ha ricordato anche come l'amministrazione Trump abbia nominato ai vertici delle istituzioni dei "cristiani veri". Di fatto Graham ho spostato la comunità evangelica al sostegno sfegatato per Trump in questi anni, e quello che ha ricevuto in cambio viene rivendicato pubblicamente: «Nomine di giudici conservatori alla corte suprema, nomine di veri cristiani nel gabinetto e nei ministeri» dice lo stesso Graham nell'elogiare i risultati di Trump, e aggiunge: «Lo aveva detto a me, e lo ha fatto».

Insomma un rapporto inossidabile che ha portato gli evangelici ad entrare in pompa magna alla Casa Bianca sotto l'amministrazione dell'ex presidente. Un sostegno così palese da attirare al pastore gli attacchi dei cattolici e di altre comunità cristiane. Nel gennaio del 2021 il gruppo cristiano "Faithful America", tra i più grandi degli Stati Uniti, lanciò una petizione che in pochi giorni raccolse decine di migliaia di firme per chiedere le dimissioni di Graham.

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L'assalto al Campidoglio: "Può succedere ancora, e sarà peggio"

Il pastore evangelico che si esibirà a Napoli ha vissuto giorni intensi durante l'assalto al Campidoglio, quando i sostenitori di Trump, suprematisti bianchi, nazionalisti, neofascisti, complottisti di vario genere, che provò ad impedire la certificazione del risultato elettorale che sanciva la sconfitta di Trump alle elezioni del 2020. Graham pochi giorni prima dell'assalto fu autore di un tweet: «Quando parla di brogli alle elezioni, io tendo a credergli» scrisse. Poco dopo nell'assalto di Washington fu facile individuare la presenza anche della comunità evangelica, con i cartelli «Trump è il mio salvatore, Gesù è il mio presidente» oppure «Gesù 2020».

Nelle ore immediatamente successive all'assalto, il pastore sostenne una tesi alquanto bizzarra, ovvero che le violenze al Campidoglio furono organizzate da gruppi antifascisti. Furono giorni particolarmente duri per Graham che rischiò guai seri. Il 14 gennaio il pastore tirò ancora la corda, paragonando i cristiani che avrebbero votato per l'impeachment a Trump a Giuda Iscariota.

Dopo pochi giorni, quando ormai era chiaro che il colpo di mano dell'assalto di Capitol Hill non avrebbe impedito l'elezione di Biden, Graham innescò la retromarcia lanciando appelli alla conciliazione e alla pace. Ma resta quello il momento il cui il pastore mise in campo tutta la sua influenza a sostegno dell'ex presidente.

In una recente intervista al Financial Times, ripercorrendo quei momenti, Graham ha però affermato che «l'assalto a Capitol Hill fu sbagliato». Ma ciò che ha aggiunto dopo, appare inquietante, visti i precedenti: «Può succedere di nuovo, e questa volta non andranno a lanciare pietre e rompere finestre, potrebbe essere qualcosa di molto peggio». Le sue posizioni sull'immigrazione a sostegno delle politiche di Trump, gli hanno attirato critiche e attacchi non solo dai democratici ma anche dalla comunità cattolica.

L'incontro con il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi

Come è possibile che uno dei fedelissimi di Donald Trump venga accolto da un sindaco italiano di centrosinistra?  Il Comune di Napoli non ha concesso un patrocinio ufficiale alla manifestazione di Graham, ma come si legge nel comunicato stampa dell'evento, il sindaco Gaetano Manfredi dichiara: «Sono con voi in questa grande iniziativa per la città di Napoli, che riteniamo molto importante! Per questo, come amministrazione, ci sentiamo impegnati e stiamo collaborando per il successo del Noi Festival. Napoli è pronta ad accogliere il messaggio di speranza del Rev. Franklin Graham nella nostra grande Piazza del Plebiscito».

Il tutto culminerà con la conferenza stampa, annunciata sempre dall'organizzazione dell'evento, venerdì 13 settembre alle ore 15 a Palazzo San Giacomo. D'altronde, anche senza guardare la storia di Graham, pur facilmente rintracciabile dai media americani, i rapporti politici del reverendo trumpiano in Italia sono assolutamente evidenti.

Lo scorso anno Graham ha ricevuto un premio al Senato, consegnatogli dal senatore di Fratelli d'Italia, Lucio Malan, per le attività benefiche della Samaritan Purse. Malan, che ha studiato negli Stati Uniti all'Università del Nevada, ha ringraziato pubblicamente il reverendo per le sue attività. Malan è diventato il collegamento in Italia di Graham, tanto da riceverlo anche nelle precedenti edizioni del "Noi Festival" a Milano e Roma nel 2022 e nel 2023, premiandolo per un ospedale da campo realizzato a Cremona durante l'emergenza Covid.

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