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Coronavirus Campania, l’Unità di Crisi: “I casi importati dall’estero sono più aggressivi”

L’Unità di Crisi della Regione Campania: “I casi di Coronavirus importati dall’estero sono in aumento” e sono più aggressivi rispetto a quelli precedentemente accertati in Campania”. Lo scrive la task force per l’emergenza epidemiologica Covid19 della Regione Campania nel report inviato a Palazzo Santa Lucia, sulla base del quale è stata emanata l’ultima ordinanza che ha imposto ai residenti in Campania che rientrano dall’estero l’obbligo di segnalazione all’Asl per fare il tampone e la quarantena.
A cura di Pierluigi Frattasi
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I casi di Coronavirus importati dall'estero sono “in aumento” e sono “più aggressivi rispetto a quelli precedentemente accertati in Campania”. Lo scrive l'Unità di Crisi per l'emergenza epidemiologica Covid19 della Regione Campania nel report inviato a Palazzo Santa Lucia, sulla base del quale è stata poi emanata l'ultima ordinanza numero 68 del governatore Vincenzo De Luca, che ha imposto ai residenti in Campania che rientrano da qualsiasi Paese straniero l'obbligo di segnalazione all'Asl per prenotare il tampone e la quarantena per 14 giorni fino all'esito negativo del test.

L'unità di crisi: "I casi di importazione sono più aggressivi"

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Nell'ordinanza regionale, l'Unità di Crisi “conferma il trend in aumento, rilevato già nelle scorse settimane, relativo a casi di positività al virus aventi natura di contagi di “importazione”, peraltro di sovente connotati – secondo quanto emerge dai rilievi effettuati già nei giorni scorsi dalla stessa Unità di crisi – da maggiore aggressività rispetto ai casi (asintomatici o paucisintomatici) in precedenza accertati sul territorio”.

La decisione di Palazzo Santa Lucia di stringere i controlli sui rientri è arrivata dopo la riunione straordinaria dell’Unità di Crisi che si è tenuta ieri. “Alla luce della ulteriore registrazione di casi di positività a covid-19 di residenti campani che hanno fatto ieri rientro da paesi esteri – ha comunicato la task force – e di cui oggi sono stati refertati i tamponi faringei. Da un esame della situazione attuale, al fine di potenziare le azioni di monitoraggio di cluster e focolai dirette al contenimento del fenomeno pandemico, si ritiene necessario adottare ulteriori provvedimenti per i residenti campani che rientrano da paesi stranieri, aggiuntivi rispetti a quelli previsti nell'Ordinanza n. 67 dell'11 agosto 2020”.

“In particolare si ritiene di dover stabilire per i residenti campani che rientrano dall'estero l'obbligo di osservare l'isolamento per 14 giorni nelle more del controllo sanitario, fatto salvo l'esito negativo del test sierologico venoso e/o tampone secondo il competente avviso della ASL. Inoltre si ritiene di dover raccomandare ai residenti campani che negli ultimi 14 giorni sono rientrati da paesi esteri di contattare il dipartimento di prevenzione dell'ASL territorialmente competente al fine dell'effettuazione dell'esame screenologico (tampone faringeo o esame sierologico) e di osservare l'isolamento fiduciario fino all'esito dell'esame”.

“In Campania rischio di contagio moderato”

Il monitoraggio settimanale sull'andamento della pandemia Covid19 in Campania, relativi alla settimana 27 luglio – 2 agosto 2020 (aggiornati al 4 agosto 2020, h 11:00) elaborato da Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità e Cabina di Regia, “attesta, per la Regione Campania, una valutazione della situazione epidemiologica con rischio di contagio “moderato”, con Rt in significativa riduzione e con proiezione settimanale in ulteriore diminuzione”.

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