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Chiuso per lutto il lido dove Rahhal Ammari è morto per salvare 2 bimbi: “Buon viaggio eroe”

Chiuso per lutto il lido dove lavorava Rahhal Amarri, l’uomo che ha perso la vita per salvare due bambini dalle onde del mare. Nelle parole di chi lavorava con lui e lo conosceva da 14 anni, il ricordo di un uomo che lascia una moglie e un figlio di 3 anni.
A cura di Gaia Martignetti
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Oggi il lido dove lavorava Rahhal Amarri è silenzioso. "Chiuso per lutto", si legge all'esterno del cancello del lido del Villaggio Coppola, frazione di Castel Volturno nel casertano. Qui 14 anni fa Rahhal è venuto a cercare lavoro, per realizzare un sogno, portare in Italia sua moglie e suo figlio di 3 anni che vivono ancora in Marocco. Quello che resta di quel sogno è un gesto che oggi ha spinto in tanti a definire quello di Rahhal un atto eroico. Pur di salvare due bambini che non riuscivano a tornare a riva, ha messo da parte la sua paura del mare, perdendo la vita. I bambini sono salvi ma del loro eroe resta solo il ricordo di Francesco, figlio dei proprietari del lido di cui il 42enne era gestore.

"Erano 14 anni che lui era qui, io avevo solo sei anni quando è giunto qui da noi alla ricerca di lavoro come qualsiasi altra persona comune", ha spiegato a Fanpage.it, "Da subito si è contraddistinto per il suo carattere buono, gioioso, scherzoso e per 14 anni è rimasto qui con noi, diventando un vero e proprio membro della famiglia, per me era come un fratello. Cerchiamo di tramandare a tutti gli altri quello che lui era", ha aggiunto ancora Francesco, "di portare avanti quello che lui aveva costruito, il lido cerchiamo di portarlo avanti soprattutto per la sua famiglia, la moglie e il figlio che sono in Marocco, gli altri fratelli e sorelle".

"Il figlio ha tre anni, a fine estate andava sempre lì un paio di mesi. Infatti solo l'altro ieri noi gli avevamo regalato il biglietto per andare però non ne ha più la possibilità. lui era una persona preziosa veramente, perché anche quando qualcosa andava storto lui ti strappava sempre un sorriso, ti metteva sempre di buon umore. Io ero piccolo avevo sei anni", ha concluso Francesco, "ci sono cresciuto, andavamo a mangiare fuori, stavamo sempre insieme e veramente ho perso un pezzo del mio cuore". All'esterno del lido c'è una foto di Rahhal con una scritta, per ricordarlo: "Il senso della vita è quello di trovare il vostro dono. Lo scopo della vita è quello di regalarlo. Tu lo hai regalato donando la tua vita per salvare due bambini. Buon viaggio eroe".

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