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Chi è Giuseppe Cirillo, nuovo vicesindaco della Città Metropolitana di Napoli nominato da Manfredi

Il sindaco di Cardito, di area Pd e considerato vicino al consigliere regionale Mario Casillo, è il nuovo vicesindaco della Città Metropolitana di Napoli.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Giuseppe Cirillo è il nuovo vicesindaco della Città Metropolitana di Napoli. Cirillo riveste attualmente la carica di sindaco di Cardito, comune di 21mila abitanti dell'area nord di Napoli. Di area Partito Democratico, è stato eletto nel consiglio metropolitano di Napoli – elezioni di secondo livello, dove votano cioè gli amministratori e non tutti i cittadini – nell'ultima tornata svoltasi lo scorso marzo, con la lista Progressisti e Riformisti per Napoli Metropolitana, di ispirazione democrat. Cirillo è considerato vicino al consigliere regionale Mario Casillo, big di preferenze in Campania. La sua nomina a vicesindaco va a suggellare, quindi, un patto tra le due anime del partito democratico, assieme a quella che fa riferimento a Massimiliano Manfredi, fratello del sindaco Gaetano.

Cirillo, l'ingegnere sindaco di Cardito

Anche Cirillo, come i due Manfredi e Casillo, è un ingegnere. Professionista e papà di tre bambini, entra in politica giovanissimo. Consigliere comunale di Cardito dal 2007-2012. Poi Presidente del consiglio 2012-2017. Sindaco 2012-2014 poi 2015-2020 e ancora dal 2020, è attualmente in carica. Eletto 6 anni fa consigliere metropolitano è stato consigliere delegato con la consiliatura de Magistris. Oggi è Vice Sindaco della Città metropolitana con Manfredi.

Cirillo ha avuto la meglio sull'altro candidato alla poltrona di vicesindaco, Salvatore Cioffi, consigliere comunale di Pomigliano d'Arco del M5S, considerato un fedelissimo di Luigi Di Maio, che è stato in pole position fino all'ultimo. Sono 17 in totale i consiglieri che hanno ricevuto almeno una delega dal sindaco metropolitano sui 25 componenti dell'assemblea di Santa Maria la Nova. Di queste, 7 sono andate ad esponenti Pd, altre 3 al M5S, il resto ai consiglieri di maggioranza. Solo i consiglieri di opposizione sono rimasti fuori dalle deleghe.

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