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Caserta, vandalizzato e derubato il frantoio realizzato sui terreni confiscati alla camorra

Vandalizzato e derubato il frantoio Nata Terra, realizzato sui terreni confiscati alla camorra a Cellole.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Vandalizzato e derubato il frantoio Nata Terra, realizzato sui terreni confiscati alla camorra a Cellole, in provincia di Caserta. Il frantoio è gestito dalla cooperativa sociale Osiride, che da anni è impegnata nell'agricoltura biologica. Nella notte tra il 27 e il 28 gennaio, l'amara sorpresa: ignoti hanno fatto irruzione nel frantoio, sfondando la saracinesca di ingresso e danneggiato i locali, rubando anche l'olio che era conservato nelle cisterne. Sulla vicenda indagano i carabinieri della locale stazione.

Comitato don Peppe Diana: "Non ci arrendiamo"

Massima solidarietà e vicinanza ha espresso il Comitato don Peppe Diana, che scrive: "Amara sorpresa stamattina al Frantoio Nata Terra, il furto di stanotte è un atto ignobile che fa danno a tanti sacrifici, sforzi e bei progetti di ragazze e ragazzi che ce la stanno mettendo tutta per credere in un domani migliore.Noi con loro non ci arrendiamo. Si continua a lavorare come sempre e con il cuore di far di più".

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La coop: "Andiamo avanti"

Anche la cooperativa è intervenuta su Facebook:

Una brutta giornata per la nostra cooperativa.Questa notte sono entrati nel nostro Frantoio NATA TERRA portando via parte del nostro olio, frutto del lavoro e dell'impegno dei nostri soci, tra cui diversi ragazzi con fragilità.Un atto osceno, squallido che trasferisce la dimensione di quanta povertà umana, più che economica, esista. Rubare è di per se un atto triste e grave, farlo ad una cooperativa sociale lascia davvero storditi. Raccogliamo i cocci…ripartiamo! Continueremo il nostro cammino, e con ancora più forza quindi rinnoviamo il nostro impegno a stare accanto a chi vive fragilità.Non ci arrendiamo NATA TERRA è possibile!!!

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