Casa di San Moscati, il Comune fissa lo sgombero il 29 settembre: l’ira dei residenti
Doccia gelata per gli abitanti del palazzo dove si trova la Casa di San Moscati in via Cisterna dell'Olio 10 a Napoli. Il Comune ha fissato lo sgombero coatto per martedì 29 settembre. Nella stessa data ci sarà anche la riunione del consiglio comunale. L'edificio di proprietà comunale, secondo il Municipio, è pericolante e va liberato urgentemente. Per i residenti, invece, è ancora abitabile e si sono offerti di fare i lavori in proprio. Palazzo San Giacomo, però, dopo una trattativa andata a vuoto, non vuole perdere altro tempo e ha fissato lo sfratto per gli inquilini, tra cui anziani, bambini e disabili, per il 29 settembre.
Una faccenda che si trascina da diversi mesi. Gli inquilini del Comune erano già stati diffidati a febbraio a lasciare gli appartamenti, ma l'ordinanza è stata poi sospesa a causa del Coronavirus che aveva bloccato gli sfratti. Adesso, però, la procedura è di nuovo possibile. Il Comune ha comunicato alla Questura di Napoli la necessità dello sgombero “per motivi connessi alla pubblica e privata incolumità”. Per questo motivo, il 29 settembre, a partire dalla mezzanotte, ci sarà il divieto di sosta e fermata su ambo i lati di via Cisterna dell'Olio e in vico Quercia, con rimozione coatta. Gli inquilini sfrattati, però, non ci stanno e sono pronti a dar battaglia. Hanno già lanciato una raccolta firme online e minacciano guerra legale. "È da più di un anno – scrivono – che va avanti la lotta dei condomini dell'Edificio del Santo Medico Giuseppe Moscati che combattono affinché le persone, regolarmente affittuarie e assegnatarie degli alloggi, che vivono nello stabile da decenni abbiano il diritto di poter vivere e conservare un patrimonio storico della città, evitando che finisca nelle mani di qualche speculatore senza scrupoli".