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Covid 19

Campania, a De Luca non piace la zona gialla Covid: “Aumentano i ricoveri, siate responsabili”

Vincenzo De Luca contro la zona gialla Covid, appello ai cittadini della Campania: “Siate, responsabili, già negli ultimi giorni registriamo un incremento di ricoveri nelle nostre strutture sanitarie”. A quanto apprende Fanpage.it, infatti, nei principali ospedali della Campania stanno iniziando ad arrivare i cosiddetti “contagiati di Natale”.
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Vincenzo De Luca fa capire a chiare lettere di essere contrario ad una zona gialla Covid in Campania, ovvero il minimo delle restrizioni previste dall'attuale dpcm. E con una nota fa capire che la Regione in caso di ulteriori incrementi di contagi, entro fine gennaio si muoverà nella linea di maggior rigore, com'è accaduto già nell'anno appena passato. È dunque presumibile nelle settimane a venire, in caso di recrudescenza dei contagi, una ordinanza ad hoc di Palazzo Santa Lucia per adottare maggiori restrizioni (quelle della ‘zona arancione', tanto per intenderci).

Dice De Luca nella nota diffusa anche sui social:

Faccio appello ai nostri concittadini affinché tutti abbiano comportamenti responsabili. Il fatto di essere collocati in ‘zona gialla', se da un lato è la conferma che la linea di rigore produce risultati positivi, dall’altro rischia di provocare effetti drammatici se viene considerata un ‘liberi tutti'. Già negli ultimi giorni registriamo un incremento di ricoveri nelle nostre strutture sanitarie, primo allarme che va segnalato a tutti e che richiede il ripristino di comportamenti corretti nelle strade, nelle piazze, negli esercizi commerciali. Una settimana di comportamenti irresponsabili può trasformarsi in mesi di chiusure.

A quanto apprende Fanpage.it, infatti, nei principali ospedali della Campania stanno iniziando ad arrivare i cosiddetti "contagiati di Natale", ovvero persone che hanno contratto il Covid-19 nei giorni immediatamente precedenti o successivi le festività natalizie o il Capodanno. Il rischio è se i contagi dovessero aumentare, ci ritroveremmo in piena campagna vaccinale con gli ospedali di nuovo in situazione di stress come accaduto nello scorso autunno.

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