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“Calciatori avvelenati”: il Ragusa annuncia querela. Il Real Aversa: “Nessuna allusione a loro”

Il Real Aversa replica al Ragusa dopo l’annuncio di querela per le dichiarazioni sul presunto avvelenamento dei calciatori: “Nessuna allusione a loro”
A cura di Nico Falco
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Le accuse di Emanuele Filiberto di Savoia, secondo cui i calciatori del suo Real Agro Aversa sarebbero stati avvelenati e per questo avrebbero perso con un sonoro 6 a 0, la replica del Ragusa, che ha annunciato querela, e la controreplica affidata all'avvocato della squadra del Casertano, che ha specificato che non c'è stata nessuna allusione alla compagine siciliana e non ravvede quindi gli estremi per adire a vie legali. Il botta e risposta forse non è destinato a finire qui, ma per il momento la vicenda è approdata in Procura: dopo l'incontro diversi calciatori della squadra casertana e alcuni componenti dello staff erano finiti in ospedale.

Ieri il presidente del Ragusa, Giuseppe Trapani, tramite comunicato stampa, aveva annunciato di essere pronto a sporgere querela per quelle accuse che aveva bollato come "deliri" e di avere già conferito l'incarico agli avvocati Fabrizio Cavallo e Francesco Guastella. Si legge nella nota:

La dirigenza del Asd Ragusa Calcio ritiene inaccettabili e deliranti le parole di Emanuele Filiberto di Savoia, che lascia intendere che vi sia stato addirittura una sorta di complotto ordito dal Asd Ragusa calcio, che avrebbe portato all'avvelenamento dei giocatori del Real Aversa, che per questa ragione avrebbero perso il match in questione. Le parole scritte dal proprietario del Real Aversa non solo sono infamanti, ma offendono profondamente la squadra e tutta la comunità Ragusana. I giocatori del Asd Ragusa Calcio hanno sempre affrontato, assieme alla dirigenza, le vittorie e le sconfitte in campo, a testa alta e con grande dignità.

Oggi è arrivata la replica, firmata da Mario Griffo, legale del club casertano di serie D di proprietà del principe di casa Savoia. L'avvocato sottolinea, in sostanza, che in quelle accuse non c'era stato nessun riferimento alla squadra del Ragusa e, di conseguenza, la società non avrebbe "legittimazione soggettiva ad adire a vie legali". E prosegue:

Di ben altro tenore le allusioni dedicate alla struttura alberghiera ed all'Asp di Ragusa. Non è un caso che la magistratura inquirente abbia già adottato le iniziative deputate alla individuazione dei responsabili di quanto verificatosi e non è, altresì, un caso che attualmente diversi calciatori del Real Agro Aversa, con membri dello staff, siano allocati presso diversi nosocomi della Campania.

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