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Bracciante morto di caldo nel Casertano, i sindacati: “Basta lavoro nei campi nelle ore più calde”

La tragedia è avvenuta a Parete, nella provincia di Caserta. I sindacati chiedono alla Regione Campania di vietare il lavoro nei campi dalle 12.30 alle 16.30.
A cura di Valerio Papadia
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Tragedia nei campi a Parete, nella provincia di Caserta, dove un bracciante è deceduto a causa delle altissime temperature che si raggiungono sotto il sole cocente. L'uomo, da quanto si apprende di origine africana, stava lavorando nei campi che corrono ai margini della Strada Provinciale che conduce a Giugliano, quando è stato stroncato da un malore: inutile l'intervento dei sanitari del 118, che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell'uomo. Si tratta del secondo decesso, in due settimane, di un bracciante nel Casertano, dopo l'uomo deceduto a Falciano del Massico.

L'ennesima morte, in estate, di un uomo nell'esercizio del proprio lavoro nei campi, ha spinto i sindacati a chiedere alla Regione Campania, analogamente a quanto succede in Puglia e in Calabria, di vietare il lavoro nei campi nelle ore più calde della giornata, dalle 12.30 alle 16.30.

"La nostra richiesta non ha ancora ricevuto riscontri, tranne che la convocazione in commissione Agricoltura al Consiglio regionale. Cosa dobbiamo ancora attendere? Un altro bracciante morto" hanno dichiarato Giovanna Basile, segretaria generale Flai-Cgil Napoli e Campania e Igor Prata, segretario generale Flai-Cgil Caserta. Ci auguriamo – concludono i due – che si intervenga quanto prima. Agosto è alle porte e le previsioni non danno cenno di una tregua da parte del caldo e se non si prenderanno i necessari provvedimenti ci ritroveremo a contare ancora vittime del lavoro in agricoltura".

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