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Agenas: 4 dei 12 peggiori ospedali d’Italia sono in Campania, ma migliorano gli indicatori

Secondo il rapporto Agenas, 4 tra i 12 ospedali della fascia di performance più bassa d’Italia sono in Campania: il Vanvitelli di Napoli, il Ruggi di Salerno, il Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta e il San Pio di Benevento.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Immagine di repertorio
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Più investimenti e miglioramento della fascia di performance: ma in Campania, nonostante gli incrementi di alcuni indicatori, ci sono quattro tra i dodici peggiori ospedali d'Italia. Questa l'analisi che emerge dal rapporto presentato il 24 maggio dall'Agenas, l'Agenzia Nazionale per i Servizi sanitari regionali che ne valuta l’efficienza e attualmente presieduta da Enrico Coscioni, ex consigliere regionale in Campania e vice presidente della Commissione Sanità tra il 2014 e 2015 con Vincenzo De Luca presidente della Regione.

I quattro ospedali sono "equamente" distribuiti tra altrettante province: il Luigi Vanvitelli di Napoli, il Ruggi d'Aragona di Salerno, il Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta e il San Pio di Benevento. Complessivamente, sui 53 ospedali analizzati in tutta Italia, soltanto 9 hanno fatto registrare livelli di prestazione alti (tutti al Nord), altri 32 sono risultati nella media (dove ci sono tutti gli ospedali della Campania al di fuori dei quattro citati), e 12 hanno ricevuto un livello basso di prestazioni. Nota dolente per il Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta i tempi d'attesa particolarmente lunghi per gli interventi di tumore. Tra gli indicatori analizzati, ci sono le performance del Pronto Soccorso (ovvero se siano in grado di fornire assistenza sanitaria entro 8 ore), i tempi di attesa, il numero di medici e infermieri per posti letti disponibili, il livello di obsolescenza di macchinari ed apparecchiature, i tassi di ricoveri ad alto rischio di inappropriatezza ed infine i bilanci in ordine.

Duro l'affondo di Edmondo Cirielli, viceministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale intervenuto a margine dell'iniziativa ‘Insieme per gli SDG', che ha puntato il dito contro Vincenzo De Luca, attuale presidente della regione Campania: "Quando non andava bene la sanità nello scorso governo era colpa del ministro Speranza, nonostante il 99% della sanità fosse in mano alla Regione. Ora andiamo ancora peggio", ha aggiunto, "e dice che è colpa del ministro Schillaci. Tutte le Regioni incapaci vanno commissariate, penso che il governo debba avere il potere di far fare di più a chi fa meglio, ma non possiamo aspettare il morto lungo il fiume. Le classifiche oggi  danno la Campania in testa per i peggiori ospedali d'Italia", ha concluso Cirielli, "anche senza l'autonomia differenziata la difficoltà oggettiva in cui vive il Sud esiste quindi anche senza l'autonomia".

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