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A Napoli i ricorsi per le multe sono impossibili: 24mila in un anno e solo 80 vigili per lavorarli

Ventiquattromila ricorsi contro multe al codice della strada pendenti al Comune di Napoli per il 2020, ma solo 81 dipendenti per svolgere le pratiche. Una media di 300 ricorsi a persona. Nel 2016, cinque anni fa, i dipendenti erano 180, ma molti sono andati in pensione e non sono stati rimpiazzati. Entro la fine di quest’anno, a causa delle nuove uscite, scenderanno a 73. Protesta dei sindacati: “Anche gli ascensori rotti da un anno”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Ventiquattromila ricorsi contro multe al codice della strada pendenti al Comune di Napoli per il 2020, ma solo 81 dipendenti per svolgere le pratiche. Una media di 300 ricorsi a persona. Nel 2016, cinque anni fa, i dipendenti erano 180, ma molti sono andati in pensione e non sono stati rimpiazzati. Entro la fine di quest’anno, a causa delle nuove uscite, scenderanno a 73. Una situazione diventata ormai insostenibile per gli uffici amministrativi della Polizia Municipale di Napoli in via Raimondi, costretti a fare i conti con una mole enorme di documenti: 24 mila appunto, di cui circa 20mila ricorsi al Prefetto e altri 4mila al giudice di pace. Con un sensibile aumento avvenuto l’anno scorso a seguito della delibera del 3 giugno che trasformava la Ztl del Centro Antico di via Duomo in area pedonale dalle 19 alle 7 del mattino. Cosa che ha fatto crescere in maniera esponenziale il numero dei verbali, con annessi ricorsi, soprattutto per i motorini che non potevano transitare nell’area pedonalizzata. A queste attività se ne aggiungono poi tante altre. Agli sportelli, infatti, oltre ai ricorsi, si accettano anche pratiche per la decurtazione punti, per il rateizzo e per la richiesta di archiviazione e si trattano i ruoli esattoriali con relativi sgravi. A coadiuvare il personale comunale c’è la società Soes, che gestisce la lavorazione dei verbali. Mentre il servizio di guardiania è affidato al personale della NapoliServizi.

"Poco personale e ascensori guasti"

Intanto, racconta il capitano Vittorio Luvino, RSU UIL/FPL, “nel 2020 sono andati in pensione 16 colleghi e nel 2021 ne andranno via altri 13, 6 dei quali ufficiali, questo vuol dire che mancheranno i responsabili di uffici, ovviamente le persone che vanno via non vengono sostituite. Abbiamo inoltre carenza di beni materiali come carta e toner per le stampanti. In queste condizioni è difficile tenere testa a questa mole di ricorsi. La società SOES coadiuva in modo fattivo, mentre la dirigenza fa quanto può affinché il lavoro proceda bene”. Tra gli altri problemi quotidiani che i dipendenti devono affrontare, quello dei due ascensori guasti. Uno è rotto da oltre un anno. L’altro è andato fuori uso 3 mesi fa. Nessuno dei due è stato riparato. Cosicché quando arrivano utenti disabili per svolgere delle pratiche, il personale è costretto a scendere al piano terra e a compilare i documenti nell’androne del palazzo.

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