Scavi di Pompei “green”: 150 pecore al pascolo per la cura degli spazi verdi
Si fa particolare attenzione all'ambiente agli Scavi di Pompei, sito archeologico tra i più ammirati e noti d'Italia: è partito infatti un progetto sperimentale – che durerà nove mesi – per la cura degli spazi verdi che sorgono all'interno del Parco Archeologico di Pompei. I cancelli sono stati aperti per fare spazio a 150 pecore, che nell'arco dei prossimi 9 mesi si "prenderanno cura" delle aree verdi, nella porzione del sito archeologico non ancora scavata, ricoperta da una fitta vegetazione che ha bisogno di manutenzione.
E proprio a questo serviranno le 150 pecore: a tenere sotto controllo la crescita della vegetazione e a concimare naturalmente i terreni. Il tutto non soltanto nel pieno rispetto dell'ambiente e della natura, ma anche senza consumo di energia elettrica e, dunque, senza alcun esborso da parte del Ministero della Cultura.
"A volte l’innovazione più grande è il ritorno alle nostre radici. Così Pompei, attraverso il recupero della più antica ed efficiente tecnologia di tradizione, la Natura, affronta in maniera sostenibile la gestione e manutenzione degli spazi verdi del sito" ha dichiarato Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei.
Negli Scavi di Pompei un'azienda che produce vino biologico
Un'attenzione alle tematiche ambientali, quella del Parco Archeologico di Pompei, che era stata dimostrata già qualche mese fa, con l'annuncio di un progetto ambizioso: istituire, negli spazi verdi che sorgono all'interno degli Scavi di Pompei, un'azienda agricola che possa produrre vino biologico e al tempo stesso valorizzare le aree verdi del sito. Per questo, lo scorso settembre, il Parco ha pubblicato un avviso per affidare la co-gestione dei terreni individuati per questo scopo.