Napoli: studenti americani massacrati di botte per rapina
Un gruppo di studenti composto da turisti americani e canadesi è stato aggredito all'uscita da una pizzeria nel centro storico di Napoli. Circondati da un'auto e diverse motociclette, sono stati massacrati con pugni e calci in faccia per un rapina di poche decine di euro. Al ritorno nell'ostello in cui erano alloggiati, i giovani erano così scioccati da non riuscire nemmeno a parlare. È stato il gestore a dare l'allarme e avvertire le forze dell'ordine. “Ormai non serve denunciare il problema. Occorre, invece, cominciare a insegnare ai bambini ad amare e a conoscere la bellezza e l'importanza della loro città”, afferma il titolare.
Il gruppo era composto da cinque ragazzi e due ragazze in vacanza a Napoli dopo essere stati a Siviglia e Parigi. Volevano vedere Pompei, ma dodici criminali li hanno aggrediti all'una di notte e li hanno picchiati senza pietà: “Con scooter ed un'auto li hanno prima bloccati e poi aggrediti; due, in particolare, sono stati malmenati e presi a cazzotti, uno di loro mentre era a terra” continua il gestore dell'ostello.
Ennesimo colpo mortale per il turismo campano, già molto provato dall'emergenza rifiuti e la criminalità organizzata. Il branco ha tentato di sfondare a calci il cancello di ingresso dell'ostello, ma l'intervento delle forze dell'ordine li ha messi in fuga. Il furto della brutale aggressione è stato di appena 90€, una somma incapace di giustificare tanta violenza. Duro il giudizio del titolare sulla sicurezza a Napoli: “in passato ci sono state tante denunce ed allarmi. E a cosa sono serviti? Quasi a nulla. Il presidio delle forze dell'ordine – che lottano in condizioni sempre più difficili, va detto – è spesso diventa solo ‘simbolico' in quanto vengono privilegiate certe piazze e certe zone solo perché magari più popolate di turisti, ma esistono anche le stradine vicine che sono spesso teatro della microcriminalità”.