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Napoli, scoperta a Piazza Garibaldi una fabbrica clandestina di monete

Gli uomini della Guardia di Finanza hanno scoperto a Napoli un opificio clandestino specializzato nel conio di monete da un euro. In manette il proprietario del locale.
A cura di Alfonso Biondi
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Euro

Un vero e proprio opificio, unica sede a Napoli, dotato di diversi macchinari per riprodurre una gran mole di monete false. E' stata questa la curiosa scoperta dei finanzieri del Comando Provinciale di Napoli che, nel corso di un blitz nei pressi di Piazza Garibaldi (molto vicina alla Stazione Centrale), hanno individuato una zecca clandestina, specializzata nel conio di monete false dal valore di un euro. Il proprietario del locale (adibito a uso commerciale), un trentenne con precedenti penali, è stato denunciato. Al momento le indagini risultano essere ancora in corso e le Fiamme Gialle sono alla ricerca degli altri "lavoratori" della fabbrica.

All'interno del laboratorio illegale sono state rinvenute delle apparecchiature molto sofisticate, tra le quali una pressa oleodinamica, un punzone per riprodurre fedelmente sia il conio delle due facciate sia la rigatura laterale delle monete. E poi oltre 23 mila componenti metallici in ottone e ferro-nichel. Gli inquirenti sono riusciti a recuperare anche dei materiali semilavorati, i quali avrebbero garantito la riproduzione di almeno 10mila monete.  Nel corso dell'operazione le Fiamme gialle hanno inoltre sequestrato 107 monete, riprodotte in maniere egregia e pronte per approdare sul mercato. Gli agenti hanno definito tali monete "decisamente perfette".

"Al brillante risultato si è potuti giungere grazie ad una capillare e costante attività di vigilanza sul territorio” si legge in una nota diffusa dalla Guardia di Finanza. La scelta dei falsari di concentrarsi sulla produzione di monete e non di banconote, hanno spiegato gli inquirenti, deriva dalla consapevolezza che il minor valore delle prime possa attenuare notevolmente la diffidenza delle persone che le accettano.

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