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Napoli, il prefetto e il sacerdote fanno pace sotto il segno del crocifisso

E’ stata suggellata da uno scambio di crocifissi “la pace” fra il prefetto di Napoli Andrea De Martino e il parroco di Caivano Maurizio Patriciello, bruscamente rimproverato per non aver chiamato “signora prefetto”, ma solo “signora” il prefetto di Caserta.
A cura di Biagio Chiariello
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Una stretta di mano, ma sopratutto uno scambio di crocifisso, e la pace è fatta tra il prefetto di Napoli Andrea De Martino e il parroco di Caivano don Maurizio Patriciello. Un incontro privato durato circa un'ora tra i due, sette giorni dopo quella riunione in prefettura, culminata con un brusco rimprovero nei confronti dell'uomo di chiesa che aveva chiamato "signora" e non "signora prefetto" Carmela Pagano, collega casertana di De Martino. Il video di quanto accaduto, nei giorni successivi, ha fatto il giro della Rete. Sul caso era intervenuto anche il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri, che domani riceverà il parroco. «E' stato un momento di debolezza e stanchezza – ha sottolineato il prefetto – questo gesto (la stretta di mano, ndr) vale più di mille parole».

L'incontro del "rimprovero" verteva sul problema dei roghi tossici di rifiuti, spesso abbandonati illegalmente, nella cosiddetta Terra dei Fuochi, tra le province di Napoli e Caserta. Una «mortificazione», quella sgridata che, però, si è trasformata, dice don Maurizio, in qualcosa di buono perché «finalmente si sono accesi i fari su questo problema dei roghi di rifiuti e dell'amianto. I paesi a nord di Napoli e a sud di Caserta vivono un dramma immenso, un dramma umanitario».  E allora «Dio sia Benedetto, evviva la Divina provvidenza» don Patriciello. «Rimane che per me dire "signora" a una signora è un complimento. Era quella la mia intenzione. Si sono sprecate tante parole, fin troppe» conclude il prete.

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