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Napoli, alla Biblioteca dei Girolamini recuperato manoscritto con le tragedie di Seneca

Nella Biblioteca dei Girolamini nel cuore antico di Napoli è scampato per miracolo al saccheggio un preziosissimo manoscritto trecentesco che raccoglie le tragedie di Seneca. La Treccani ne pubblica il facsimile in 299 copie, comprese le miniature medievali realizzate da un anonimo appellato Maestro del Seneca dei Girolamini.
A cura di Redazione Cultura
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Miracolo ai Girolamini. Nella antichissima biblioteca nel cuore antico di Napoli è scampato per miracolo al saccheggio un preziosissimo manoscritto trecentesco che raccoglie le tragedie di Seneca, tra i più pregiati dei volumi custoditi alla Biblioteca dei Girolamini. Così i ricercatori dell'università Federico II, cui da meno di un anno il Mibact ha affidato il futuro della Biblioteca, lo hanno tratto in salvo e restituito a nuova vita. In questo modo, l’Istituto Treccani presenta al pubblico di studiosi e ricchi appassionati di manoscritti, il facsimile appena dato alle stampe. Una tiratura limitatissima, appena 299 copie. La trecentesima è quella originale conservata alla Biblioteca dei Girolamini.

Il manoscritto è stato riprodotto nella sua interezza fedelmente, dal testo alle immagini. Comprese le miniature dorate frutto dell’ingegno di uno dei più dotati miniatori dell’arte medievale, attivo a Napoli, durante il regno della regina Giovanna I, tra gli anni ’40 e ’80. Il suo nome è sconosciuto,  per questo fu appellato Maestro del Seneca dei Girolamini. Le sue miniature non custodiscono solo il fascino dell’arte medievale, ma potenziano la preziosità dei disegni con un’eccezionale profusione di oro, con la brillantezza dei colori e con quella che gli studiosi definiscono “vivace verve narrativa che assimila la salda costruzione volumetrica e la straordinaria acutezza di soluzioni prospettiche di Giotto e di Maso di Banco, contaminate con la raffinata eleganza e la maniera mondana, lussuosa e quasi cortese di Simone Martini e Niccolò di Tommaso”.

Dopo i saccheggi perpetrati negli anni scorsi, la Biblioteca dei Girolamini è ancora sotto il sequestro della magistratura, nonostante le condanne e i processi già emessi relativi al saccheggio. Alle sale hanno liberamente accesso, grazie ad un accordo stipulato tra Federico II, Mibact e Procura, solo gli studenti ed i docenti della Scuola. Il primo passo verso la restituzione di questo luogo agli studiosi ed al pubblico. Proprio la pubblicazione del facsimile del manoscritto intende contribuire alla valorizzazione e alla tutela del ricco patrimonio librario della più antica biblioteca napoletana, “uno dei più affascinanti luoghi di conservazione del sapere” scrivono i curatori nelle pagine che presentano l’opera e l’operazione. L’operazione è importante anche per il volume di studi che accompagna il facsimile e che costituisce una preziosa occasione di approfondimento su aspetti molteplici del manoscritto.

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