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Napoli, a Casa del Contemporaneo il teatro incontra l’arte con Voci e altri Invisibili

Performance, spettacoli, proiezioni e incontri in luoghi non teatrali ma d’arte contemporanea per la rassegna “Voci e altri Invisibili”. Si inizia sabato 2 dicembre, con la compagnia Deflorian/Tagliarini che arriva nel capoluogo partenopeo dopo una lunga tournée in Francia.
A cura di Redazione Cultura
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Performance, spettacoli, proiezioni e  incontri in luoghi non teatrali ma d’arte contemporanea per la rassegna "Voci e altri Invisibili". Si inizia sabato 2 dicembre, con la compagnia Deflorian/Tagliarini che presenta per la prima volta a Napoli "Rzeczy/Cose" dopo una lunga residenza e una tournée in Francia. La rassegna è costituita da otto titoli per tre luoghi d’arte contemporanea del capoluogo partenopeo, si avvicenderanno da dicembre fino alla primavera inoltrata tra il Museo Nitsch, Casa Morra e il Museo Madre che ospiteranno nei loro spazi e ambienti un percorso alla ricerca del contemporaneo e del dialogo tra le forme e i linguaggi.

A promuoverla, infatti, è la rassegna Casa del Contemporaneo, centro di produzione nato dall’incontro di tre anime artistiche in dialogo tra loro per storia e confronti comuni:  Le Nuvole, Salerno Contemporanea e la Compagnia Enzo Moscato. Proprio il drammaturgo, regista e attore napoletano sarà protagonista del secondo appuntamento della rassegna, sabato 10 febbraio, a Casa Morra, dove andrà in scena la performance che dà titolo a tutta la rassegna. Così in uno scenario inconsueto per un lavoro teatrale, la messa in scena si avvicina alle storie di fantasmi, “un incontro dell’umano e del familiare con l’elemento mitico e favoloso che da sempre a Napoli abita i cuori e le case”.

Il calendario di "Voci e altri invisibili" propone una scansione di appuntamenti, uno o due volte al mese, fino alla fine di aprile, alcuni dei quali nati per impulso e condivisione con la rassegna milanese "Stanze", a fine febbraio arrivano dal Veneto i Fratelli Dalla Via, Marta e Diego, tra il comico e il surreale portano a Napoli "Drammatica elementare" il loro “dissacrante abbecedario contemporaneo in forma di racconto”. A marzo sarà la volta del Museo Madre dove approderà il teatro della Toscana, da Pontedera a Napoli, l’atteso testo di Michele Santeramo, "Il nullafacente", regia di Roberto Bacci definito “un paradosso sulla ricerca della felicità” compiuto da quattro attori. Sempre il museo d'arte contemporanea partenopeo sarà il luogo di un incontro per conoscere meglio il lavoro di Virgilio Sieni, coreografo e danzatore che, del contemporaneo e della ricerca sugli spazi e sul gesto, anche quotidiano e imperfetto, applicato alla danza ha fatto il proprio stile. Sieni presenterà la sua prima volta come film-maker nell’opera-video, "il giardino delle erbacce".

Gli appuntamenti di aprile, invece, vedranno protagonisti sempre al Madre, Silvia Gribaudi con "R.OSA10 esercizi per nuovi virtuosismi", uno spettacolo al confine tra danza e performance che raccoglie ovunque consensi e curiosità, e a fine mese gran finale col doppio appuntamento a cura del Teatro delle Albe di Marco Martinelli e Ermanna Montanari che presentano il loro primo film, ispirato allo spettacolo teatrale "Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi"  con Elio De Capitani, Sonia Bergamasco e gli attori del Teatro delle Albe. Mentre Ermanna Montanari, in forma di lettura scenica, presenta "Miniature Campianesi", sua prima opera letteraria in collaborazione con Oblomov edizioni.

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