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Muore dopo l’intervento di bypass gastrico: voleva sembrare più magra il giorno del matrimonio

Jana Moreels, 25enne belga, ha deciso di sottoporsi a quell’intervento di chirurgia estetica dopo essere sentita umiliata al parco giochi mentre saliva su una giostra: la cintura di sicurezza non si adattava alla sua vita. Il prossimo giugno si sarebbe dovuta sposare.
A cura di Biagio Chiariello
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Voleva sembrare più magra nel giorno del suo matrimonio: Jana Moreels è morta a causa delle complicazioni dell'intervento di bypass gastrico nel giorno in cui avrebbe dovuto scegliere il suo abito da sposa. La venticinquenne aveva preso questa decisione dopo essersi sentita umiliata in un parco dei divertimenti per essere stata costretta a scendere da una giostra perché la cintura di sicurezza non si adattava alla sua vita.

Jana si è operata il 17 ottobre e due giorni dopo ha lasciato l’ospedale. Ma nel giro di due settimane la giovane donna, originaria del Belgio, ha cominciato a soffrire di un fortissimo mal di schiena. Nonostante le cure il dolore non è scomparso ed è persino peggiorato, così Jana è stata ricoverata nuovamente in ospedale l'8 novembre. Gli esami a cui si è sottoposta hanno rivelato che Jana soffriva di embolia polmonare e infarto polmonare, la morte di una sezione di tessuto polmonare causata da ostruzione vascolare. Nonostante gli sforzi dei medici, la sua salute si è deteriorata rapidamente tanto da farla finire in coma a causa di insufficienza epatica. È tornata in chirurgia per un trapianto di fegato. Purtroppo il suo corpo non ha accettato il nuovo organo così i medici hanno dovuto ricominciare tutto da capo. Il 23 novembre, Jana si è di nuovo sottoposta a trapianto, ma il suo corpo era così indebolito da non sopravvivere all'intervento.

Un momento drammatico per i suoi genitori e per tutti i suoi cari. "Il 29 giugno si sarebbe sposata, tutto era già pronto, doveva solo scegliere il suo vestito. Eppure, invece di scegliere il suo abito da sposa, ci siamo fermati quel giorno nel suo letto di morte” ha detto sua madre Christelle. Papà Laurent ha detto di aver sentito il bisogno di condividere la storia di Jana con il mondo per avvertire le persone che intendono sottoporsi ad un intervento di chirurgia estetica “per il quale non esiste alcuna priorità medica”. "Non ha senso cercare un colpevole, non sapremo mai cosa è realmente accaduto e Jana non tornerà” ha aggiunto l’uomo.

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