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Muore dopo essere stato dimesso 2 volte in un giorno, medici sotto accusa a Bari

Il paziente, un uomo di 68 anni, aveva una polmonite ed è morto dopo essere andato due volte nello stesso giorno al pronto soccorso. I medici lo avevano mandato a casa.
A cura di Susanna Picone
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Due medici in servizio all'ospedale San Paolo di Bari rischiano un processo con l’accusa di omicidio colposo per la morte avvenuta poco più di un anno fa di un sessantottenne di Mola di Bari, Francesco Palazzo. Il paziente è deceduto poco dopo che i medici in una giornata lo hanno dimesso ben due volte dall’ospedale. Palazzo aveva una polmonite, secondo la Procura non adeguatamente curata. Il primo gennaio dello scorso anno l'uomo – che lamentava difficoltà respiratorie e affaticamento – era andato al pronto soccorso due volte, la mattina e poi di nuovo la sera, e in entrambi in casi era stato dimesso con prescrizione di ossigenoterapia e terapia antibiotica. Il giorno successivo però è morto per insufficienza respiratoria causata dal riacutizzarsi della bronco-pneumopatia cronica di cui soffriva da tempo.

Le indagini avviate dopo la denuncia dei familiari del paziente – A denunciare la vicenda, dopo la morte del sessantottenne, sono stati i suoi familiari e a conclusione delle indagini avviate sul caso la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per i due medici che quel giorno erano in servizio al pronto soccorso e che hanno accolto il paziente. Stando a quanto emerso nel corso delle indagini, i medici che nei due accessi al pronto soccorso hanno visitato il paziente avrebbero omesso di effettuare i necessari esami diagnostici, una consulenza specialistica pneumologica e, soprattutto, avrebbero evitato il ricovero. Secondo il pm che ha coordinato le indagini, il ricovero in ospedale avrebbe consentito una ventilazione controllata e altre terapie che avrebbero potuto evitare la morte del paziente.

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