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Muore a 5 anni sconfitto da un cancro: “Ai miei funerali voglio gonfiabili e Batman”

Garrett, un bimbo americano di 5 anni, è morto il 6 luglio dopo aver combattuto per nove mesi contro una rara forma di cancro. I suoi genitori hanno raccontato che lui stesso ha spiegato come doveva essere il suo funerale tra supereroi e fuochi d’artificio.
A cura di S. P.
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La terribile diagnosi è arrivata nel settembre scorso ma lui, nonostante la giovane età, ha combattuto come i suoi supereroi preferiti per sconfiggere la malattia. Ma purtroppo non ce l’ha fatta e si è spento a soli cinque anni. Arriva dallo Stato americano dell’Iowa la storia del piccolo Garret Matthias, un bambino morto il 6 luglio scorso dopo aver combattuto per nove mesi contro una violenta forma di cancro infantile. Sono stati i suoi genitori, Emilie e Ryan Matthias, a raccontare ai media americani la storia del loro coraggioso bambino che, probabilmente consapevole di dover morire, ha fatto delle precise richieste alla sua mamma e al suo papà per i suoi funerali. “Nonostante avesse solo cinque anni lui era consapevole di dover morire. È proprio per questo che ha voluto scrivere il suo stesso necrologio, indicando le sue ultime volontà”, hanno spiegato i genitori, che quando hanno saputo dai medici che purtroppo le cure non stavano funzionando per il loro bambino hanno capito di dover fare il possibile per realizzare gli ultimi desideri del figlio. E così, insieme a lui, hanno scritto il necrologio.

Garrett era un grande fan di Batman e di Thor. “Quando morirò, vorrei essere cremato come accadeva alla mamma di Thor, e le mie ceneri dovranno essere poste su un albero, così nella prossima vita potrei diventare un gorilla. Vorrei anche un funerale con i gonfiabili e i tappeti elastici, con i ghiaccioli e con Batman”, aveva detto il bambino alla sua mamma e al suo papà. I funerali si terranno domani 14 luglio e i genitori hanno spiegato che ci saranno cinque gonfiabili come gli anni del bambino e al tramonto anche i fuochi d’artificio: “E faremo di tutto – hanno detto ancora – per riporre le sue ceneri in un albero in un’area protetta”.

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