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Muore a 15 anni per un panino: la decisione della catena di fast food dopo il dramma di Natasha

Natasha Ednan-Laperouse, una quindicenne londinese, è morta nel 2016 per choc anafilattico: aveva mangiato un panino col sesamo, al quale era allergica, acquistato prima di imbarcarsi all’aeroporto di Heathrow in uno dei locali della catena Pret a Manger. La catena di fast food d’ora in poi elencherà tutti gli ingredienti anche sul cibo prodotto in loco.
A cura di Susanna Picone
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Il dramma di Natasha risale a due estati fa, ma solo qualche settimana fa in Gran Bretagna è iniziato il processo per la morte della quindicenne londinese deceduta per choc anafilattico dopo aver mangiato un panino su un aereo che avrebbe dovuta portarla in Francia per una vacanza con i suoi cari. Natasha Ednan-Laperouse aveva acquistato un panino prima di imbarcarsi presso uno dei negozi della catena di fast food Pret a Manger presenti nell'aeroporto di Heathrow. La giovane era sempre molto attenta al cibo che comprava per evitare spiacevoli reazioni allergiche ma in quel caso pare che sulla confezione non fosse indicata la presenza del sesamo, a cui lei era appunto allergica. Così, dopo aver dato qualche morso al panino, l'adolescente si è sentita male ed è morta poche ore dopo nell'ospedale di Nizza.

La decisione di Pret a Manger dopo la morte di Natasha – Dopo la morte della ragazza l'azienda ha subito fatto sapere di trattare seriamente le allergie alimentari e ora, come si legge sull’Independent, ha assicurato che d’ora in poi le etichette sui loro prodotti mostreranno tutto nel dettaglio. Tutti gli ingredienti saranno indicati anche sui panini che vengono prodotti in negozio, come appunto quello acquistato dalla quindicenne per il suo viaggio dall'Inghilterra in Francia. “Voglio ribadire quanto siamo profondamente dispiaciuti per la perdita di Natasha. Ho detto che impareremo da questa tragedia e garantiremo cambiamenti significativi. – ha dichiarato l'amministratore delegato Clive Schlee – Spero che queste misure ci consentano di proteggere e informare le persone il più possibile”.

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