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Muhammad, immigrato iracheno: si priva delle sue scarpe e le dona a un bambino scalzo

Muhammad al-Samaraie, 21 anni, è diventato un’icona di generosità in Turchia dopo essersi privato delle sue scarpe per donarle a un bambino scalzo in un treno della metropolitana.
A cura di Davide Falcioni
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Lui si chiama Muhammad al-Samaraie, è un migrante di nazionalità irachena di 21 anni e da alcuni giorni è diventato un simbolo di umanità in Turchia: come racconta Repubblica è stato immortalato su un tram mentre regalava le sue scarpe a un bambino scalzo, tra gli sguardi sbalorditi degli altri pendolari. Le fotografie del ragazzo, rimasto in calzini mentre allaccia le scarpe appena donate al bimbo, hanno fatto il giro del mondo diventando virali sui social network e sono state riprese da numerosi giornali nazionali e internazionali. Muhammad, però, di tutta questa improvvisa celebrità non si era neppure reso conto. “L’ho capito quando un ragazzo si è avvicinato al bar e mi ha chiesto di farci un selfie insieme  – ha raccontato all’agenzia turca Ihlas -. Quando gli ho chiesto il motivo, mi ha detto di guardare il giornale e lì ho visto le mie foto”.

Muhammad, che si è trasferito in Turchia insieme alla famiglia quattro anni fa, di quel generosissimo gesto non aveva fatto parola con nessuno. Aveva deciso di rinunciare alle sue scarpe per gentilezza, perché incapace “di vedere un bambino senza scarpe o senza cappotto in una giornata fredda”. E ai media turchi ha detto senza esitazione: “Lo rifarei”. In un primo momento, ha spiegato Muhammad, il bambino non voleva accettare quel regalo inaspettato. “Ma dopo averci parlato un po’ e avergli spiegato che io abitavo vicino alla fermata, si è convinto”. Per questo, in una delle fotografie che in Turchia gli sono valse il soprannome di “pendolare eroe” ed un encomio del sindaco di Sansum, dove è accaduto il fatto, Muhammad si vede uscire in calzini, come se fosse la cosa più naturale del mondo. Ora i giornali e gli abitanti di Samsun, dove si presume possa vivere il bambino, sono alla ricerca del piccolo: vogliono sapere se sta bene e continuare ad aiutarlo.

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