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Moto contro furgone e auto, muore 51enne: era un ciclista molto conosciuto in Friuli

L’incidente è avvenuto a Monfalcone, in provincia di Gorizia. Il mezzo della vittima si è scontrato con un’auto e un furgone. Inutili i soccorsi. Roberto Moimas aveva coltivato sin da giovane la passione per il ciclismo, vincendo il titolo italiano allievi nell’82.
A cura di Biagio Chiariello
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Il mondo del ciclismo è in lutto. Roberto Moimas, 51enne di Ronchi dei Legionari, in Friuli, ha perso la vita in un incidente stradale accaduto ieri mattina, alle 6.45 in viale Verdi, la strada che taglia il centro di Monfalcone (Gorizia) costeggiando il canale de' Dottori. Come si legge su Il Piccolo, l’uomo era alla guida di una moto che è rimasta coinvolta in una terribile carambola con un furgone e un'utilitaria: illese le persone che si trovavano sugli altri mezzi. Nonostante l’immediato intervento del personale sanitario, per Moimas, che lavorava come responsabile di un reparto alla Stone di Villesse e risiedeva a Santa Croce, non c’è stato nulla di fare. Il 51enne sarebbe deceduto all'istante. Indagini della Polizia stradale di Gorizia, intervenuta assieme ai vigili del fuoco del Comando provinciale.

Una vita sulle due ruote, Moimas da giovanissimo correva per le vie di Selz, suo paese natale, e poi negli esordienti del Pedale Ronchese. La passione per il ciclismo Roberto l’aveva coltivata anche grazie ai genitori, Ennio e Luciana. E poi a sua volta l’aveva trasmessa ai suoi due figli. Come racconta ilfriuli.it, era arrivato a raggiungere il titolo italiano nella categoria allievi nel settembre del 1982, disputando la gara del campionato Aics proprio a Ronchi, quando riuscì in volata, tra il sostegno del pubblico e l’immensa felicità dell’allenatore Roberto Fontana e del presidente GianniMiglia, a tagliare il traguardo. “Un grande uomo ed un grande corridore, uno dei più forti corridori che io abbia conosciuto” racconta Giuliano Furlan, direttore sportivo del Pedale Ronchese, “ma anche una persona buona, altruista e dal carattere forte. Ha percorso nella nostra società tutta la sua carriera prima di approdare alle categorie superiori e, anche quando ha smesso, ha continuato a darci una mano e ad esserci vicino. Nella nostra sede di via dell'Aeroporto la foto che testimonia la sua vittoria al campionato italiano ha un posto d'onore e lo avrà sempre. Sono dispiaciuto di questa notizia, così come lo sono tutti i miei colleghi ed i tanti amici che aveva in questo sodalizio”.

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