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Moscovici: “Regole Ue hanno permesso la ripresa, anche Italia ne ha beneficiato”

Il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, difende le regole europee, “non fatte da burocrati o da pazzi ma dai governi anche nell’interesse dell’Italia”. E afferma che queste regole hanno dimostrato di essere solide “perché hanno generato la ripresa anche dell’Italia: la flessibilità ha creato anche nel vostro Paese occupazione e consolidato la crescita”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, torna a parlare della situazione italiana conversando a Bali con i media del nostro Paese, a margine dei lavori dell’assemblea annuale di Fmi/Banca mondiale. Moscovici spiega che le regole europee non sono state fatte “da burocrati o da pazzi”, ma dai governi “anche nell’interesse dell’Italia”. Queste regole, secondo il commissario europeo, “hanno dimostrato di essere solide perché hanno generato la ripresa anche dell’Italia”. Moscovici parla quindi delle performance dell’Eurozona grazie a queste riforme: “La media del Pil è del 2%, il deficit è sceso in media dell'1% e il debito pubblico è diminuito dal 94% all'84%”.

Il commissario europeo aggiunge: “Stiamo creando posti di lavoro come mai accaduto in passato. Questa non è austerità, ma il sentiero, in cui la Commissione ha consentito la flessibilità, in particolare all'Italia, per consolidare la crescita e creare posti di lavoro”. Moscovici sottolinea come le regole europee non siano state scritte “da pazzi ma da tutti i governi” e che anche grazie a queste si è dato vita al “sentiero della flessibilità, che l’Italia ha utilizzato, e ha creato anche nel vostro Paese occupazione e consolidato la crescita”.

No a uno scontro con l’Italia

Moscovici sottolinea che la Commissione europea non vuole arrivare a uno scontro con l’Italia sulla legge di bilancio e sul deficit che il governo ha annunciato al 2,4% del Pil: “Stiamo aspettando la manovra per la prossima settimana, poi la valuteremo con le regole comuni: non è interesse o volontà della Commissione un conflitto con l'Italia e non è nell'interesse dell'Italia una manovra nella quale manca un significativo calo del debito perché poi chi paga il conto?”. “L’Italia – aggiunge il commissario Ue – può fare programmi sociali, combattere la povertà e fare investimenti con una manovra che riduca il deficit”.

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