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Morte India Muccioli, l’autopsia conferma: “La 18enne deceduta per intossicazione da monossido”

India Muccioli, figlia di Andrea e nipote di Vincenzo, fondatore della comunità di San Patrignano, è morta a soli 18 anni per una intossicazione da monossido di carbonio. La conferma è arrivata dai risultati dell’autopsia, che hanno così eliminato ulteriori dubbi sulla dinamica del decesso. Domani i funerali.
A cura di Ida Artiaco
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India Muccioli è morta per intossicazione da monossido di carbonio, a causa di una stufa con braciere che aveva acceso per ripararsi dal freddo. Sono i risultati dell'autopsia, effettuata nelle ultime ore, a confermare la causa del decesso della 18enne, figlia di Andrea e nipote di Vincenzo, fondatore della comunità di San Patrignano, trovata cadavere nella casa di famiglia a Rimini la scorsa domenica 26 maggio. Ad annunciarlo è stato l'avvocato Alessandro Catrani. "Al termine dell'esame autoptico – ha spiegato il legale – abbiamo appreso dal nostro consulente che i dati obiettivi, in attesa della conferma delle analisi di laboratorio, depongono per un'intossicazione da monossido avvenuta nella notte. Ciò anche in considerazione dell'accertata assenza di segni ed evidenze che depongano per altre dinamiche. Tale quadro, riteniamo, appare sempre più coerente ormai con la tragica ipotesi della fatalità".

Intanto, è stato fissato per domani, giovedì 30 maggio, il funerale di India nella chiesa parrocchiale di Sant’Agostino alle ore 15. La 18enne è stata trovata senza vita dal padre nella casa di famiglia di via Isotta degli Atti a Rimini, disabitata, domenica scorsa. Era sdraiata sul divano, come se dormisse. Il sabato sera precedente alla tragedia, la ragazza aveva dato una festa con gli amici e poi si era fermata a dormire da sola nell'appartamento. Subito l'ipotesi della morte per intossicazione da monossido era stata presa in considerazione dagli inquirenti, anche perché quando sono arrivati i soccorsi l'ambiente era saturo di un forte odore e sul volto della vittima pare ci fosse della fuliggine. Nessun segno di violenza, invece, è stato notato sul corpo. Gli investigatori avevano anche trovato il diario dell'adolescente, che frequentava l'ultimo anno del liceo artistico, con all'interno alcune indiscrezioni sulla sua vita privata, su cui regna comunque il massimo riserbo, che non hanno fatto escludere neppure la pista del suicidio. Ma i risultati dell'esame autoptico hanno chiarito gli ultimi dubbi.

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