Morte di Riccardo Magherini, in appello confermate le condanne per i carabinieri
Conferma della condanna per tre carabinieri, assoluzione per due volontarie della Croce Rossa. La corte d’appello di Firenze ha confermato la sentenza di primo grado per la morte di Riccardo Magherini, l’ex calciatore deceduto a 40 anni durante un controllo dei carabinieri nella notte tre il 2 e il 3 marzo del 2014 nel centro di Firenze. La sentenza d’appello è arrivata nel pomeriggio del 19 ottobre, dopo che in mattinata si erano svolte le ultime arringhe delle difese. Magherini era stato immobilizzato mentre vagava in stato confusionale e morì gridando e chiedendo aiuto. I tre carabinieri condannati sono Vincenzo Corni, a 8 mesi, Stefano Castellano e Agostino della Porta, a 7 mesi ciascuno. Tutti sono stati riconosciuti colpevoli in cooperazione colposa tra loro di omicidio colposo. Le due volontarie assolte sono Claudia Matta e Jannetta Mitrea.
La famiglia: "Abbiamo pianto di gioia" – “È ancora una pena bassa per la gravità dei fatti. Ma dal punto di vista civilistico tutti i motivi d’appello sono stati accolti, ivi compresa la restituzione degli atti al pm perché si proceda per l’abuso dei mezzi di contenzione”, il commento dopo la sentenza di Fabio Anselmo, legale della famiglia di Riccardo Magherini. “Abbiamo pianto di gioia, è quello che volevamo”, così anche Guido e Andrea Magherini, padre e fratello di Riccardo. “La sentenza di appello conferma le condanne ed esclude responsabilità di Riccardo nella propria morte, è quello che volevamo portare a suo figlio”, hanno aggiunto. La corte d'Appello ha disposto inoltre provvisionali per i familiari della vittima. In primo grado il 13 luglio 2016 furono condannati tre carabinieri per omicidio colposo e assolti un altro carabiniere e due volontarie della Croce Rossa che intervennero su richiesta del 118 dato il forte stato di agitazione della vittima, sotto effetto di cocaina e in crisi respiratoria.