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Morte di Martina Rossi. Prete difende gli imputati: “Sono due bravi ragazzi”

Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi sono accusati di aver causato la morte della ragazza tentando di violentarla e facendola cadere dal balcone di una stanza di hotel a Palma di Maiorca.
A cura di Davide Falcioni
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Nel processo sulla morte di Martina Rossi, la ragazza genovese che ha perso la vita il 3 agosto 2011 a Palma di Maiorca dopo essere precipitata dal balcone di una camera d’albergo (secondo l’accusa, per sfuggire a un tentativo di violenza sessuale), don Adriano Ralli, prete di Castiglion Fibocchi, ha descritto i due imputati, Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, come "due bravi ragazzi, dediti alla vita sociale, provenienti da famiglie normali, che non fanno uso di droga". Il sacerdote ha pronunciato la frase ieri in udienza al tribunale di Arezzo, durante l’ascolto dei testimoni della difesa dei due ragazzi: davanti alla corte, presieduta da Angela Avila, sono sfilati amici e famigliari dei due aretini; tra loro anche il fratello di Vanneschi che ha ricordato come in casa non avessero mai parlato a lungo di quanto accaduto in Spagna e come la famiglia abbia sempre creduto alla versione fornita dal giovane. Sentito come testimone anche l’ex fidanzatino di Martina, per il quale lei era caduta in depressione alla fine della loro relazione, nel 2009: il giovane ha definito il comportamento della ragazza "a tratti ossessivo, ma finito entro breve".

La misteriosa morte di Martina Rossi

Martina Rossi è morta nell'estate di sette anni fa: la ragazza si trovava in vacanza alle Baleari insieme ad alcune amiche quando, nel corso di una serata, le ragazze conobbero dei coetanei aretini. Le comitive trascorsero la serata insieme nell’hotel in cui le giovani alloggiavano. Mentre due compagne di Martina si erano appartate in una stanza al primo piano assieme a due ragazzi, la vittima salì al sesto piano, nella stanza 609, assieme ad Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi. Lì, secondo la ricostruzione degli inquirenti, i due avrebbero provato a violentarla. La 20 enne avrebbe cercato di fuggire passando dal balcone per rifugiarsi nella stanza adiacente ma sarebbe scivolata su degli asciugami, precipitando nel vuoto. Inizialmente il caso era stato archiviato come suicidio dagli inquirenti spagnoli.

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