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Morta per shock allergico, nel ristorante sapevano: caccia all’alimento contaminato

Nel locale tutti conoscevano le esigenze alimentari della 24enne Chiara Ribechini, morta tragicamente per un shock allergico dopo aver cenato nel ristorante, per questo si sospetta che vi fosse un alimento contaminato da tracce di uova o latte, autentico veleno per la giovane.
A cura di Antonio Palma
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Nel ristorante dell’agriturismo sulle colline toscane della provincia di Pisa dove ha cenato per l'ultima volta  tutti conoscevano Chiara Ribechini, la 24enne residente Navacchio di Cascina morta tragicamente poco dopo aver mangiato nel locale con il fidanzato e gli amici, sulla strada di ritorno verso casa. Per questo tutti sapevano anche che era allergica a latte e uova e a tutti i loro derivati e non poteva mangiarli assolutamente. Del resto Chiara era sta lì già molte altre volte e non era mai accaduto niente. Come rivela il Corriere della Sera, domenica sera Chiara aveva ordinato una vellutata di piselli in crosta di pane, penne al ragù di cinghiale e bruschette e tutto sembrava fosse andato bene.

Poco dopo in macchina però la giovane impiegata ha iniziato a star male, ha capito subito che poteva essere l'allergia e ha estratto dalla sua borsa il kit che portava sempre con sé, siringa e farmaco a base di adrenalina, ma nonostante questo si è rivelato tutto inutile. Inutile è stato anche l'intervento di un'ambulanza del 118 chiamata dagli amici. Il massaggio cardiaco con respirazione assistita da parte dei sanitari è durato almeno mezz'ora ma ala fine i medici si sono dovuti arrendere. Uno choc allergico fatale secondo le prime ricostruzioni. Per questo ora la cucina del locale è stato sottoposta a sequestro in cerca dell'alimento contaminato.

I carabinieri del Nas infatti stanno cercando di stabilire se nel cibo ingerito dalla ragazza si trovassero tracce di latte e di uova. Al momento il principale sospetto è il pane che, secondo alcune indiscrezioni, non sarebbe stato prodotto dall’agriturismo ma acquistato da un panificio della zona. Se contaminato da tracce di uova e latte potrebbe essere stato letale per la giovane. La Procura ha iscritto nel registro degli indagati il gestore e la titolare dell’agriturismo come atto dovuto per effettuare l’autopsia sulla ragazza.

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