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Monte Bianco, precipita per oltre 400 metri e muore davanti al figlio di 20 anni

Un alpinista di cinquantacinque anni è morto sul versante francese del Monte Bianco mentre stava affrontando la discesa dalla vetta insieme al figlio di venti anni. L’uomo è precipitato per oltre 400 metri lungo la via normale dal rifugio Gouter. Tragedia anche sul Gran Paradiso, dove è morto un giovane di ventinove anni.
A cura di Susanna Picone
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Drammatico incidente sul versante francese del Monte Bianco. Un alpinista di cinquantacinque anni è morto mentre stava affrontando la discesa dalla vetta insieme con il figlio di venti anni. L'uomo, di nazionalità francese, è precipitato per oltre quattrocento metri lungo la via normale dal rifugio Gouter. L'incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di domenica a circa 4.500 metri di quota, all'altezza della Cresta delle Bosses. Secondo quanto ricostruito dai soccorritori, padre e figlio non erano legati e procedevano in un tratto molto ripido quando il cinquantacinquenne ha perso l'equilibrio ed è scivolato. Sul posto è intervenuto il Peloton de gendarmerie d'haute montagne di Chamonix ma all'arrivo dei gendarmi per l’alpinista non c’era più nulla da fare. I soccorritori non hanno dunque potuto far altro che constatare il decesso del francese. Sulla via affrontata da padre e figlio passano in media dai 300 ai 500 alpinisti al giorno, con punte di 1000 nei weekend. Per questo dal 2019 le autorità francesi istituiranno sul Monte Bianco il numero chiuso: un massimo di 200 scalatori al giorno potranno raggiungere, dal versante francese, la vetta più alta delle Alpi.

Giovane precipita e muore nel gruppo del Gran Paradiso – Un altro incidente mortale in montagna è avvenuto qualche ora prima sul Gran Paradiso, dove un alpinista di ventinove anni di Reano nel Torinese è morto dopo essere precipitato dalla parete del Becco Meridionale della Tribolazione, a oltre 3.100 metri di altitudine, nel vallone di Piantonetto a Locana. L'allarme è stato lanciato da un'altra cordata che ha udito i richiami del compagno di escursione della vittima, poi portato in salvo dal gruppo di alpinisti. La salma è stata recuperata dal Soccorso alpino e speleologico Piemontese, mentre la cordata ha raggiunto l'alpinista superstite e lo ha accompagnato in sicurezza a valle.

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