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Modello morto in passerella, l’autopsia: Tales Soares stroncato da una malattia non diagnosticata

È stato un problema cardiaco non diagnosticato a uccidere Tales Soares, il modello di 26 anni morto mentre sfilava in passerella alla Settimana della Moda di San Paolo, in Brasile. A un mese dal decesso, è arrivata la conferma dell’autopsia, che ha anche sottolineato come nel corpo del ragazzo non ci siano tracce né di alcol né di droga.
A cura di Ida Artiaco
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Malattia cardiaca non diagnosticata: l'autopsia ha confermato il motivo della morte di Tales Soares, il modello brasiliano collassato in passerella mentre sfilava durante la Settimana della Moda a San Paolo lo scorso 27 aprile e deceduto poco dopo. Il 26enne aveva una patologia congenita, di cui non erano a conoscenza né lui né la sua famiglia. Nello specifico, come riporta il quotidiano locale Globo, a ucciderlo sarebbe stata una cardiopatia, che ha poi portato ad un edema polmonare acuto, vale a dire un accumulo di liquido nei polmoni, fatto insolito ma non impossibile nei soggetti maschi di giovane età, sottolineano i medici legali che hanno portato a termine tutti gli accertamenti. I risultati dell'esame autoptico hanno anche rivelato come non vi fossero tracce di alcol o sostanze stupefacenti nel corpo del ragazzo, supportando così le dichiarazioni della sorella di Tales, Alexandra, che poco dopo la tragedia aveva sottolineato come le voci sui problemi di anoressia e di abuso di droghe rivolte al fratello fossero infondate.

Eppure, poco prima del dramma consumatosi in passerella davanti agli occhi delle decine di persone presenti, oltre che da altre che vi hanno assistito in diretta in tv, il ragazzo si era sottoposto ad una visita medica ed aveva avuto il via libera per sfilare, come ha ricordato il suo agente, Rogério Campaneli. Era il 27 aprile scorso quando Tales Cotta, conosciuto come Tales Soares, astro nascente delle passerelle sudamericane, è improvvisamente collassato mentre lavorava alla Settimana della Moda di San Paolo, in Brasile per il brand Osaka. Le immagini della sua caduta e dei successivi soccorsi hanno fatto il giro del mondo. Alcuni pensavano addirittura che quel gesto fosse parte della sua performance. Sin da subito si è cominciato a pensare che ad ucciderlo potesse essere una malattia congenita, di cui il 26enne non era neppure a conoscenza. Dopo un mese di congetture e ipotesi, legate ad una sua possibile depressione aggravata da problemi di natura alimentare, il giallo del suo decesso è finalmente è stato risolto.

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