Mirandola. Incendia sede della polizia municipale. Morta una anziana e la sua badante
Tragedia al comando della polizia municipale di Mirandola, in provincia di Modena, la notte del 21 maggio. Due donne sono decedute e 20 persone sono rimaste ferite (una delle quali versa in gravi condizioni), a seguito di un incidente sviluppatosi nella sede di Via Roma. Quattro feriti in modo grave: questo il bilancio dell'Ausl di Modena. Coinvolti anche tre bambini, portati nel reparto di pediatria a Carpi. Sul posto sono state impegnate diverse squadre dei vigili del fuoco, i sanitari del 118, polizia e carabinieri. Quanto alle cause si tratterebbe di un incendio doloso.
Stando ai media locali, i carabinieri avrebbero già arrestato il responsabile del gesto, una persona di giovanissima età; straniero, forse originario del Marocco: avrebbe forzato l'ingresso della struttura, accatastato della carta e appiccato il fuoco. Non è chiara la motivazione alla base del gesto ma non si esclude la pista di una vendetta per un provvedimento della stessa municipale nei suoi confronti. Leonardo Valentini, comandante dei vigili urbani di Mirandola non si sbilancia sull'identità del sospetto. "Stiamo vagliando le modalità e le ragioni del gesto. Sono state danneggiate anche alcune auto della Municipale".
Secondo quanto si apprende, gli uffici avvolti dalle fiamme si trovano al piano terra di un edificio al cui piano superiore ci sono alcune abitazioni, dove sarebbe arrivato il denso fumo dell'incendio. Pare inoltre che ci sia stata anche un'esplosione che ha coinvolto un appartamento adiacente alla sede dei vigili, al primo piano, dove sono morte le due persone.
A perdere la vita, soffocate, sono state una signora di 86 anni Marta Goldoni e la sua badante di 74 anni,Yaroslava Kryvoruchko in gravissime condizioni il marito dell'86enne ricoverato in camera iperbarica a Fidenza. Tutti e tre vivevano al primo piano.
Sulla tragedia non si è fatta attendere la reazione del ministro dell'Interno Matteo Salvini che in un post su Facebook commenta: "Una preghiera e un abbraccio alle famiglie delle vittime. Altro che aprire i porti! Azzerare l’immigrazione clandestina, in Italia e in Europa, è un dovere morale: a casa tutti!".