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“Mio padre vuole uccidermi”, l’appello di Amna prima di sparire: mobilitazione per la 20enne

La giovane ragazza saudita ha lanciato un accorato appello online, poi è sparita nel nulla: la rete si è mobilitata e online è stato lanciato anche l’hashtag #saveamna.
A cura di A. P.
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"Ci ho pensato centinaia di volte prima di girare questo video. Se sparisco, è perché mi è successo qualcosa di brutto", è la drammatica richiesta di aiuto lanciata sui social da una giovane 20enne saudita, Amna Al-Juaid, in un video appello pubblicato online poco prima di sparire nel nulla e che ha mobilitato migliaia di persone in tutto il mondo dopo la notizia della scomparsa della giovane. "Se sto registrando questo video oggi è perché potrebbe essere l’ultima cosa che faccio nella mia vita e voglio che voi sappiate che io sono una persona reale e che sono qui ora", ha dichiarato Amna nel filmato raccontando il padre e lo zio l’hanno più volte picchiata e minacciata.

Nella richiesta di aiuto la giovane dice di essere stata costretta dal padre e dai familiari ad abbandonare gli studi e a sposare il cugino contro la sua volontà. "Non posso più sopportarlo, non ce la faccio più. Non posso pensare di vivere il resto della mia vita accanto a una persona che non amo", dice la ragazza in un altro filmato diffuso su Internet. La 20enne ha anche rivelato di essere scappata di casa cercando rifugio e chiedendo aiuto alla polizia locale che però per tutta risposta le avrebbe consigliato di ritornare in famiglia se non voleva finire i prigione o peggio essere frustata visto che, spiega lei stessa, scappare di casa per una ragazza è un reato in Arabia Saudita, anche se si è allontanata dalla famiglia per sottrarsi a violenze

La ragazza quindi è stata riaccompagnata a casa e riconsegnata nelle mani di quella famiglia da cui era scappata. Poi il video appello online all'inizio di ottobre in cui dice "Se dovesse succedermi qualcosa, andate da mio padre", infine la scomparsa. Dopo la notizia diffusa dall'organizzazione Human Rights Watch, tutti ora temono per la sua sorte e online è stato lanciato anche l’hashtag #saveamna per avviare una campagna di stampa a suo favore.

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