Ministro Boschi: “Non chiediamo le dimissioni sulla base di un avviso di garanzia”

Maria Elena Boschi, ministro delle Riforme e dei rapporti col Parlamento, ha risposto in aula all'interrogazione presentata dal Movimento 5 Stelle in merito alla nomina di Francesca Barracciu a sottosegretario alla Cultura: "Non è intenzione di questo governo chiedere dimissioni di ministri o sottosegretari solo sulla base di un avviso di garanzia". Il Movimento 5 Stelle aveva presentato una richiesta di dimissioni: la Barracciu, infatti, è indagata per peculato per il periodo nel quale era consigliere regionale in Sardegna. La vicenda, a onor del vero, l'aveva indotta a ritirarsi dalla corsa per le elezioni regionali sarde malgrado avesse vinto le primarie del centrosinistra che si sono svolte sull'isola.

"L'avviso di garanzia – ha detto al parlamento la Boschi – è un atto dovuto a tutela degli indagati per esercitare i diritti di difesa, non è un'anticipazione di condanna. All'esito del procedimento il governo valuterà se chiedere le dimissioni del sottosegretario", ha aggiunto la ministra, spiegando che il provvedimento nei confronti della sottosegretario è ancora alle fasi iniziali. "L'esecutivo – ha proseguito il ministro – non ha intenzione di chiedere dimissioni di ministri o sottosegretari sulla base di un avviso di garanzia, perché ciò rispetta il principio fondamentale della presunzione di innocenza". Non si è fatta attendere la replica del deputato Bianchi, del Movimento 5 Stelle, che ha ribadito la richiesta "a gran voce" della nomina del sottosegretario Barracciu, che "ha sperperato soldi pubblici per 33 mila euro in rimborsi benzina". Il M5s – ha chiosato Bianchi – "sollecita il governo ad adottare iniziative per salvaguardare le istituzioni da nomine governative dettate dal conflitto di ruoli, dall'incompetenza e dall'inopportunità".