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Vanzaghello, assalto al bancomat: fanno saltare lo sportello con la “marmotta” e fuggono col bottino

Hanno fatto saltare lo sportello di un bancomat Vanzaghello, in provincia di Milano, utilizzando la tecnica della “marmotta” e distruggendo così il bancomat. Poi sono fuggiti portando via ingenti somme di denaro. I tre responsabili sono stati trovati e arrestati dai carabinieri in un garage di Cernusco sul Naviglio mentre stavano organizzando altri colpi.
A cura di Ilaria Quattrone
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Lo sportello del bancomat di Vanzaghello dopo l'esplosione (Fonte: carabinieri di Milano)
Lo sportello del bancomat di Vanzaghello dopo l'esplosione (Fonte: carabinieri di Milano)

Hanno fatto saltare in aria lo sportello di un bancomat a Vanzaghello, un piccolo comune di appena 5mila anime della provincia di Milano portando via 54mila euro. Nella notte di oggi, venerdì 16 ottobre, tre uomini hanno utilizzato dell'esplosivo distruggendo lo sportello e in cinque minuti hanno portato via l'importante somma di denaro.

I responsabili trovati in un garage di Cernusco sul Naviglio dove organizzavano altri colpi

L'esplosione del Banco della Banca popolare di Milano, che ha movimentato la notte del piccolo paesino, è avvenuta alle 23.40. I presunti responsabili hanno utilizzato la tecnica della "marmotta" e cioè hanno riempito un contenitore metallico con dell'esplosivo e lo hanno inserito nello sportello per poterlo così ripulire. Da quanto si legge in una nota stampa, hanno portato via il denaro in cinque minuti. Dopo il colpo, i tre uomini avrebbero iniziato a vagare con una macchina in cerca di un altro obiettivo da saccheggiare, per poi rifugiarsi in un garage di Cernusco sul Naviglio dove sono stati trovati dai carabinieri. I militari del nucleo investigativo di Milano e della compagnia di Sesto San Giovanni hanno quindi arrestato tre persone di 28, 34 e 36 anni, residenti a nella provincia di Bologna per i reati di furto aggravato in concorso e detenzione di materiale esplosivo. Qui oltre l'auto con targa contraffatta, sono stati trovati 54mila euro, otto ordigni artigianali e due batterie per azionare l'ordigno. Oltre i tre presunti colpevoli, c'è un quarto complice di 47 anni, anche lui residente a Bologna, che è stato trovato in un appartamento di Milano, in zona Porta Garibaldi. La casa veniva utilizzata dalla banda come base per i loro affari. L'uomo è stato quindi denunciato in stato di libertà. Durante l'operazione è stato richiesto l'intervento anche gli artificieri del nucleo investigativo perché sono state trovare innumerevoli cariche esplosive e materiale necessario per effettuare gli altri colpi. Le attività sono state condotte dalla procura di Milano e nei prossimi giorni i militari effettueranno ulteriori accertamenti per verificare la loro responsabilità in altre attività simili avvenute in tutta la regione.

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