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Una coppia sale sulla gru della Scala di Milano per protesta contro il carcere duro: “41 bis è tortura”

Due esponenti del centro sociale ‘Galipettes occupato’ stanno protestando a Milano in solidarietà allo sciopero della fame di Alfredo Cospito, l’anarchico detenuto da quasi 10 anni.
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Sono saliti sulla gru posizionata in via Giuseppe Verdi a Milano, accanto alla Scala di Milano, alle 6,20 di oggi domenica 6 novembre per protestare contro il carcere duro e, in particolare, il 41bis. Si tratta di una coppia che solidarizza con lo sciopero della fame di Alfredo Cospito, Juan e Ivan.

Occupano la gru accanto alla Scala

Appartengono al centro sociale ‘Galipettes occupato' i due fidanzati che alle prime luci dell'alba sono saliti su una gru posizionata in via Giuseppe Verdi, nel pieno centro di Milano, per lavori di ristrutturazione del teatro lirico alla Scala di Milano.

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I due hanno srotolato un lungo striscione con con la scritta "41 bis = tortura". La protesta solidarizza infatti con lo sciopero della fame attuato da alcuni detenuti, in particolare Alfredo Cospito, l'anarchico detenuto da quasi 10 anni con l'accusa di strage contro la sicurezza dello Stato.

Cospito è infatti accusato di aver piazzato, nel 2006, due ordigni nella scuola allievi carabinieri di Fossano, senza però provocare vittime. L'uomo, recluso in un carcere della Sardegna, dal 20 ottobre è in sciopero della fame per denunciare le condizioni inumane del regime di 41bis.

Le trattative con la Polizia

Sul posto sono subito intervenuti i Vigili del fuoco e il personale della Questura di Milano, in particolare gli agenti della Digos, per convincere i due a scendere dalla gru e interrompere la protesta.

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In risposta il centro sociale ‘Galipettes occupato' ha pubblicato un post sui social in cui annuncia: "Dalle prime luci di questa mattina due compagni stanno occupando la gru del cantiere del Teatro alla Scala di Milano in solidarietà allo sciopero della fame di Alfredo, Juan e Ivan contro il 41 bis e l'ergastolo ostativo".

"Terremo un presidio – continuano dal centro sociale – fin da ora in sostegno all'azione in piazza della Scala fino a che i compagni non scenderanno".

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