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Treno deragliato a Carnate, indagate tredici persone tra dirigenti e tecnici di Trenord

Tredici persone tra tecnici e dirigenti di Trenord sono stati iscritti al registro degli indagati nell’inchiesta sul treno regionale che il 19 agosto scorso percorse diversi chilometri senza nessuno alla guida per poi deragliare alla stazione di Carnate, in provincia di Monza e Brianza. Tra gli indagati anche l’ad Marco Piuri.
A cura di Ilaria Quattrone
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Il treno deragliato a Carnate
Il treno deragliato a Carnate

Tredici persone, tra dirigenti e tecnici di Trenord, sono tra gli indagati dell'inchiesta su un treno regionale che il 19 agosto scorso percorse diversi chilometri senza nessuno alla guida per poi deragliare alla stazione di Carnate, in provincia di Monza e Brianza. Tra gli indagati c'è anche l'amministratore delegato Marco Piuri. Le nuove iscrizioni sul registro degli indagati per disastro ferroviario colposo arrivano dopo quelle del macchinista e del capotreno.

Le nuove iscrizioni "atti dovuti e necessari"

Stando a quanto riportato dal quotidiano "La Repubblica", il procuratore generale di Monza Claudio Gittardi ha specificato che le nuove informazioni di garanzia sono "atti dovuti e necessari" per nuovi accertamenti irripetibili. Da una perizia parziale sarebbe infatti emersa una possibile anomalia dell'impianto frenante: per questo motivo, per la Procura e il pubblico ministero Michele Trianni è fondamentale ricreare le medesime condizioni e riportare la locomotiva sui binari. Dal canto suo, la società Trenord in una nota stampa ha chiarito che subito dopo l'incidente "aveva fornito tutto la documentazione che certifica l'avvenuto rispetto di tutte le scadenze di manutenzione del convoglio".

L'incidente del 19 agosto

Sulla base delle ricostruzioni degli inquirenti, il 19 agosto il capotreno e il macchinista erano scesi alla stazione di Paderno-Robbiate – in provincia di Lecco – per una pausa al bar. Il treno però poco dopo ripartì, senza nessuno alla guida, terminando poi la sua corsa – grazie all'attivazione dei dispositivi di sicurezza – in un binario morto della stazione di Carnate. I due, accortesi di quanto stava accadendo, avevano anche provato a inseguirlo. Fortunatamente quel giorno si registrò solo un ferito lieve. Sulla base delle prime indagini della polizia ferroviaria, i freni del treno non sarebbero stati correttamente inseriti e quindi i due dipendenti – che furono prima sospesi e poi indagati – non avrebbero dovuto allontanarsi.

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