Stupro in stazione a Milano, consiglieri Pd contro l’assessore Granelli: “I Cpr luoghi al limite dell’umanità”
Lotta intestina dentro Palazzo Marino: sul tema sicurezza a Milano volano scintille tra alcuni consiglieri dem e il loro assessore alla Sicurezza Marco Granelli.
Il motivo? Le recenti dichiarazioni di quest'ultimo in tema di giustizia penale e sistema carcerario. Una questione ora di primissimo piano, dopo i ripetuti casi di violenza (tra cui due stupri nel giro di poche ore) avvenuti nella zona della Stazione Centrale: il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, per questo motivo, il 10 maggio è atteso in città per fare il punto della situazione insieme alle autorità meneghine.
"Ci vogliono Cpr e rimpatri", la soluzione dell'assessore per fronteggiare l'emergenza cittadina. "I Cpr sono luoghi di illegalità e disumanità, non vanno difesi e confusi con il carcere", la replica dei consiglieri dem.
Il commento dell'assessore Granelli
"Tanti stranieri lavorano nel nostro Paese, e di quelli ne abbiamo bisogno. Ma se uno delinque deve pagare la pena e deve andare nel Cpr, o deve tornare al suo Paese o deve andare in carcere. E questo va fatto subito", le parole dell'assessore stamattina su Radio24 a proposito dei Cpr, ovvero i centri di permanenza per il rimpatrio: luoghi di trattenimento nati per favorire le procedure di espulsione degli stranieri irregolari. A Milano, si trova in via Corelli (quartiere Ortica).
"Quando uno commette un reato, che faccia una violenza sessuale come in questi ultimi casi o una violenza o rubi, deve andare al Cpr o in carcere o fare tutti i percorsi penali perché non commetta più reati. Altrimenti inutile presidiare le città o lavorare con Polizia e Carabinieri e Vigili, se poi chi commette un reato non è perseguito. Siamo da capo e così non risolviamo il problema”.
"I CPR luoghi al limite dell'umanità, vanno chiusi"
"L'Assessore Granelli pare non conoscere la differenza tra un carcere e un Cpr. Non è quindi chiaro dove dovrebbe andare una persona denunciata secondo l'Assessore Granelli? Forse direttamente in carcere, senza nemmeno passare da un processo?", le parole dei consiglieri di maggioranza Daniele Nahum e Alessandro Giungi, rispettivamente Presidente e Vicepresidente della Sottocommissione Carceri di Palazzo Marino.
"Ma l'Assessore Granelli lo sa che nei Cpr ci sono moltissime persone senza precedenti penali? E lo sa che chi, dopo aver scontato una pena, viene portato in un Cpr nella metà dei casi ne uscirà senza venire espulso?".
E concludono: "La nostra posizione è che i Cpr non vanno difesi ma chiusi, perché sono luoghi (o meglio non luoghi) al limite della legalità e dell’umanità dove le persone spesso tentano atti di violenza contro se stessi e dove i tassi di tentato suicidio sono altissimi".
Le denunce nel tempo
"I Cpr vanno chiusi perché luoghi dove le persone vengono detenute senza aver commesso reati; sono quindi situazioni di illegalità e a volte di disumanità", il commento del consigliere Carlo Monguzzi."Non confondiamo il sacrosanto bisogno di sicurezza col sopruso. Leggi e regole chiare ci sono, esigiamone il rispetto e facciamole rispettare".
Tante, infatti, sono state nel tempo le denunce di operatori e sanitari sulle pessime condizioni del CPR di via Corelli, dove chi viene trattenuto si trova spesso senza garanzie e senza diritti. In un ambiente di sofferenza e tensione sociale altissima. "Dobbiamo pretendere da chi sta nel nostro paese il rispetto delle leggi, ma dobbiamo essere noi che per primi le rispettiamo".