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Solo in tre zone di Milano un monolocale costa meno di 500 euro al mese: ecco quali sono

Solo in tre zone di Milano è possibile pagare un monolocale meno di 500 euro al mese, secondo l’ultimo osservatorio di Tecnocasa: si tratta di Ponte Lambro, la fine di via Lorenteggio e il quartiere di Villapizzone. In città il prezzo di mercato si attesta in media intorno ai 870 euro.
A cura di Francesca Del Boca
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Milano
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Solo in tre zone di Milano è possibile pagare un monolocale meno di 500 euro al mese, secondo l'ultimo osservatorio di Tecnocasa. Si tratta di Ponte Lambro, la fine di via Lorenteggio e il quartiere di Villapizzone. Rispettivamente estrema periferia sud-est, sud e nord-ovest della città.

Cifra che, peraltro, anche nelle suddette zone non è sempre facile da scovare sui principali portali di annunci immobiliari (e che spesso richiedono comunque mensilità anticipate, costi d'agenzia e contratti a tempo indeterminato come garanzia). E che naturalmente lievita man mano che ci si avvicina al centro – con aree universitarie come Città Studi e Bocconi che possono arrivare a costare, per lo stesso monolocale, almeno 800 euro al mese. 

Il prezzo medio per un monolocale a Milano è 860 euro

Dati evidenti in una città che registra, attualmente, un prezzo medio al metro quadro di 21,73 euro (con punte che vanno mediamente dai 16 euro ai 30 euro al metro quadro) per l'affitto, stando alle quotazioni di Immobiliare.it: significa che ora come ora, per un monolocale standard di 40 metri, il costo di mercato a Milano si aggira intorno agli 860 euro (e per la precisione 869 euro). 

Stessi picchi al rialzo per quanto riguarda il mercato delle stanze per i fuorisede, che in zone semi periferiche (ma strategiche per atenei e poli attrattivi) del capoluogo lombardo possono arrivare a costare anche 950 euro.

Più di 80mila studenti devono rivolgersi al privato

Sì, perché la disponibilità di posti letto in studentati o strutture convenzionate è di poco meno di 8.500 unità: poco e nulla rispetto ai circa 89mila universitari che, secondo una ricerca di Scenari immobiliari di metà aprile, provengono da fuori provincia. E che quindi, nella stragrande maggioranza dei casi, sono costretti a rivolgersi al mercato immobiliare privato. Con le conseguenze che, ormai, sono sotto gli occhi di tutti.

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