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Si rompe la stufa nella notte ed esce monossido di carbonio: gravissimi due uomini

La notte scorsa in un appartamento in via Garibaldi a Brenta, in provincia di Varese, due uomini sono rimasti intossicati da monossido di carbonio per una stufa che si è rotta. Le loro condizioni sono gravi.
A cura di Giorgia Venturini
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Due persone sono finite in ospedale a causa della fuoriuscita di monossido di carbonio da un braciere a legno acceso la notte scorsa in un appartamento in via Garibaldi a Brenta, in provincia di Varese.

Nell'appartamento c'erano due uomini di origine africana che sono stati sorpresi nel sonno: una volta arrivati i soccorsi sono stati trasportati d'urgenza in elisoccorso a Milano e Como. Fin da subito i soccorsi hanno ritenuto le loro condizioni molto serie.

A dare l'allarme un altro residente

A dare l'allarme, come riporta La Prealpina, è stato un terzo inquilino dell'appartamento che la notta scorsa si trovava fuori casa. All'alba avrebbe chiamato i due uomini che, non rispondendo al cellulare, si è subito preoccupato.

Sul posto si sono subito precipitati i due elicotteri del 118, i vigili del fuoco di Luino e i carabinieri. Subito i due uomini sono stati soccorsi e trasportati d'urgenza al pronto soccorso: non è ancora chiaro se sono in pericolo di vita. I vigili del fuoco e i carabinieri sono al lavoro per cercare di ricostruire con esattezza quanto è accaduto.

Due operai morti per il monossido di carbonio

Solo pochi giorni fa Said Salah Ibrahim Abdelaziz, 25 anni, e Samir Mohamed Said, 29 anni, sono stati trovati senza vita stamattina dentro un container da un collega. Si erano rifugiati lì dentro per passare la notte, e sono stati uccisi dalle esalazioni di monossido di carbonio sprigionato dal braciere che avevano acceso per scaldarsi.

L'ipotesi più probabile è che i due, avendo finito di lavorare tardi e non abitando in zona, come da un mese a questa parte avessero deciso di fermarsi per la notte dentro un container del cantiere. "I primi giorni di lavoro facevano il tragitto da casa al cantiere con me, poi hanno chiesto di poter stare a dormire a Moltrasio, nella casetta, per evitare gli spostamenti", aveva raccontato uno dei due colleghi.

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