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Si indaga per omicidio volontario sulla morte di Polina, l’avvocata: “Restituiamo alla famiglia la verità”

La Procura di Pavia ha aperto un fascicolo per omicidio volontario contro ignoti per fare luce sulla morte di Polina Kochelenko, la criminologa di 35 anni trovata morta il 18 aprile di due anni fa.
A cura di Giorgia Venturini
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Si torna a indagare sulla morte di Polina Kochelenko, la criminologa di 35 anni trovata morta il 18 aprile di due anni fa. Questa volta la Procura di Pavia ha aperto un fascicolo per omicidio volontario contro ignoti accogliendo quindi le continue richieste della famiglia che fin da subito non ha mai creduto all'ipotesi della morte accidentale. Nel dettaglio, un giudice del tribunale pavese ha respinto la richiesta di archiviazione formulata dalla Procura locale: gli inquirenti avevano chiuso il caso convinti che Polina fosse morta in una roggia nel tentativo di salvare uno dei suoi cani caduti in acqua.

La madre di Polina Alla Kochelenko, assistita dall'avvocata Tiziana Barrella, non si è mai accontentata dell'ipotesi "incidente": troppe anomalie, troppo dubbi. "Mi hanno sempre detto che mia figlia probabilmente è caduta in acqua per cercare di salvare due dei suoi cani. Ma questi due cani non sono mai stati trovati", aveva spiegato la madre a Fanpage.it. E qui la prima anomalia.

Chi era Polina Kochelenko

Ma chi è era Polina? "Era una donna piena di risorse – spiega a Fanpage.it l'avvocato Barrella – laureata in legge con successo, aveva conseguito un master in criminologa con una tesi sulle tecniche di decodifica della menzogna, oltre ad essere un addestratrice cinofila piuttosto nota nel settore. La famiglia ha sempre messo in luce che il suo desiderio era quello di addestrare cani molecolari ed unire quindi le sue due più grandi passioni. Se non fosse morta prematuramente, certamente avrebbe realizzato il suo sogno. Polina è entrata nel cuore di tutti noi, lavoriamo duramente per restituire alla famiglia la verità".

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Il corpo trovato la notte in una roggia

Per cercare di capire cosa sia successo bisogna tornare indietro alla notte del 17 e 18 aprile quando i vigili del fuoco hanno trovato il corpo di Polina in un piccolo canale a Malaspina a Valeggio, nel Pavese. Il cadavere è stato trovato qualche ora dopo il decesso: la vittima infatti si era allontanata da casa per la solita passeggiata con i suoi cani nei campi dietro casa. Era al telefono con un amico quando avrebbe detto che doveva chiudere la telefonata perché uno dei cani si era allontanato. Poi il silenzio.

I dubbi sulla morte di Polina

E si ritorna alle anomalie. La prima: quei cani mai più trovati dal valore di oltre 15mila euro ciascuno. Che qualcuno l'avesse aggredita per rubarle i due animali? La seconda: quegli strappi sui vestiti e i suoi effetti personali, come l'auricolare del telefono posizionati troppo ordinatamente sul luogo del ritrovamento del corpo. "La giacca di mia figlia aveva uno strappo e i suoi oggetti sono stati trovati perfettamente in ordine – aveva ribadito la madre -. Un auricolare del telefono è come se fosse stato lanciato qualche centimetro più in là. Ben più lontano dalla scatolina con l'altro auricolare. Sono semplici indizi che però potrebbero anche lasciar pensare che a sistemare tutto non sia stata lei e non sia stato per puro caso".

Da qui l'ipotesi della pista passionale: "Ho pensato che mia figlia potesse avere avuto una lite con una persona. E che sia stata spinta nel piccolo canale. L'autopsia ha confermato la morte per annegamento ma non ha mia spiegato la causa primaria". Polina si stava frequentando con un uomo, ma in tutti questi mesi non si è mai fatto avanti o non è mai stato trovato e interrogato. Cosa sia successo a Polina è ancora tutto da chiarire: la speranza è che le nuove indagini possano tenere in considerazione nuovi elementi e nuove piste investigative. Tutto per arrivare alla verità.

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