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Revocato lo sciopero dei taxi a Milano del 20 e 21 luglio

Revocato lo sciopero dei taxi a Milano per il 20 e 21 luglio a causa della crisi di governo.
A cura di Filippo M. Capra
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Aggiornamento delle 19.15: Lo sciopero generale dei tassisti indetto per il 20 e 21 luglio è stato revocato dalle sigle sindacali in virtù della crisi di Governo

Sciopero dei tassisti a Milano. La categoria ha indetto uno stato di agitazione nazionale per le giornate del 20 e 21 luglio per protestare contro l'articolo 10 del DDL Concorrenza, per cui chiedono lo stralcio, e il caos legato agli Uber files svelati da un'inchiesta del Guardian. I conducenti delle auto bianche si fermeranno quindi nuovamente per 48 ore. Attesi forti disagi in città e nell'hinterland.

Sciopero taxi a Milano il 20 e 21 luglio

La decisione di scioperare a livello nazionale è stata presa da qualche settimana. Lo stop generale arriva però ad una settimana circa da un'altra agitazione, questa volta nata spontaneamente in città, legata alla pubblicazione dell'inchiesta sugli Uber files relativa alle presunte pressioni operate dall'azienda di Ncc sui governi europei. In Italia, il vettore sarebbe stato Matteo Renzi. In Francia, invece, addirittura il presidente Emmanuel Macron. Lo sciopero del 20 e 21 luglio sarà no-stop. A partire dalla mezzanotte del 20 le auto bianche non saranno più reperibili a meno che a dover necessitare del servizio non siano persone diversamente abili o anziani o cittadini che necessitano di un trasferimento in ospedale.

Tassisti fermi per 48 ore, attesi forti disagi

I tassisti terranno le braccia conserte fino alla mezzanotte del 22 luglio quando, a meno di sorprese, il servizio dovrebbe riprendere a pieno regime. Una decisione drastica, l'ennesima, fanno sapere i sindacati, per protestare contro il DDL Concorrenza dopo gli incontri non andati a buon fine con il Ministero dei Trasporti. Il Governo, proprio mercoledì 20, tra l'altro, potrebbe cadere. Decisivo sarà il ruolo del Movimento 5 Stelle che potrebbe togliere la maggioranza a Mario Draghi. Le sue dimissioni sono state respinte settimana scorsa dal Capo dello Stato Sergio Mattarella.

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