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Gay Pride Milano 2023, anche quest’anno Regione Lombardia nega il patrocinio

L’ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale lombardo ha bocciato sia la richiesta di patrocinio al Milano Pride (previsto per il 24 giugno) che la proposta di illuminare il Pirellone con i colori della bandiera arcobaleno. “Chiederemo di riconsiderare la decisione, è un evento fondamentale per i diritti”, protesta l’opposizione.
A cura di Francesca Del Boca
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Anche quest'anno, per Regione Lombardia, è un no secco sul patrocinio al Gay Pride 2023. Niente appoggio istituzionale da parte della giunta Fontana insomma per la manifestazione a sostegno della comunità Lgbtq+ che sabato 24 giugno sfilerà per le strade di Milano, come già accaduto negli anni precedenti. Ma c'è una novità: a venire bocciata, questa volta, è anche la proposta di illuminare il Pirellone con i colori dell'arcobaleno. 

Bocciata anche la proposta di illuminare il Pirellone

"L'ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale ha bocciato, nonostante i voti favorevoli dei due rappresentanti dell'opposizione, sia la richiesta di patrocinio al Milano Pride che la proposta di illuminare il Palazzo del Consiglio dei colori della bandiera rainbow", il messaggio del consigliere Luca Paladini, fondatore de I Sentinelli di Milano.

A votare contro sono stati i tre esponenti della maggioranza di centrodestra: il presidente Federico Romani, il vicepresidente Giacomo Cosentino e la consigliera segretaria Alessandra Cappellari. "Una decisione annunciata, ma non per questo meno deludente. Il Pride è un evento importante non solo per le persone della comunità, ma anche per tutte e tutti coloro che si battono per l'uguaglianza", le sue parole amare.

E annuncia azioni future: "Non intendiamo accettare che i diritti delle persone Lgbtq+ vengano ignorati o negati. Per questo in Aula, nel primo consiglio di giugno, chiederemo alla Presidenza e alla maggioranza di riconsiderare le decisioni prese".

"I diritti ai margini per colpa dell'ideologia"

A queste parole si aggiungono anche quelle di Pierfrancesco Majorino, capogruppo dem in Regione. "La cosa non mi stupisce ma fa sempre male rivivere questa situazione. Stare al fianco di centinaia di migliaia di persone che lottano per i diritti di tutte e tutti, marciare al loro fianco pacificamente, dovrebbe essere scontato nel 2023″.

"Eppure questa destra ideologica che governa Italia e Lombardia fa tutto il possibile per spingere i diritti ai margini. Non si facciano però illusioni: da una parte c'è la destra di Fontana, dall'altra ci sarà una marea. E sono convinto che quest'anno saremo ancora di più, e saremo noi consiglieri dell'opposizione a portare il simbolo della Regione al Pride”.

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