Picchiano un 17enne al parco per rubargli lo zaino, identificati i 3 ragazzi autori del pestaggio
Tre ragazzi, di età compresa tra i 15 e i 17 anni, sono stati convocati con le rispettive famiglie in Questura. Sarebbero stati loro, infatti, ad aggredire nel pomeriggio di sabato 29 aprile un coetaneo per rubargli lo zaino. Un pestaggio avvenuto nel Parco del Te a Mantova e che è stato interrotto grazie all'intervento di alcuni testimoni. I tre avrebbero "mostrato di aver compreso a pieno il disvalore del proprio comportamento", cosa che comunque non li metterebbe a riparo dagli sviluppi giudiziari della vicenda.
L'aggressione al Parco del Te
Secondo quanto ricostruito dalle indagini condotte dalla squadra mobile della Questura di Mantova, agevolate dai racconti dei testimoni e dalle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza, il pestaggio è avvenuto intorno alle 13:30 di sabato 29 aprile. Il 17enne era appena uscito da scuola quando, raggiunto il Parco del Te, è stato accerchiato e aggredito da tre coetanei.
Questi, suoi conoscenti, lo avrebbero iniziato a colpire con calci e pugni nonostante in zona ci fossero diversi turisti. Alla fine, un operatore della Tea energia che stava lavorando poco lontano, ha notato l'aggressione e si è avvicinato impugnando una scopa, cosa che ha messo in fuga i tre ragazzi.
Dopodiché anche altre persone hanno prestato soccorso al ragazzo. Il 17enne ha chiamato i genitori ed è stato accompagnato al pronto soccorso dove è stato medicato e poi dimesso con una prognosi di 10 giorni.
Il colloquio in Questura
I tre aggressori, alla fine, sono stati identificati e convocati con le rispettiva famiglie in Questura. Una nota ha spiegato che "gli operatori hanno colloquiato con i ragazzi e con i genitori per ricostruire i contorni della vicenda e far prendere loro pienamente coscienza delle conseguenze della loro condotta".
Tutti quanti, dai ragazzi ai genitori, "si sono mostrati estremamente collaborativi e hanno mostrato di aver compreso a pieno il disvalore del proprio comportamento", continua la nota. L'episodio ora sarà valutato dalla Procura dei minori di Brescia che dovrà decidere quali provvedimenti prendere.