Pescata una cozza gigante nel lago di Varese: è lunga più di 20 centimetri
Di solito stanno comodamente dentro il palmo di una mano. Questa cozza invece ha dell'incredibile: il palmo della mano lo supera ampiamente. È un mollusco da record, quello pescato ieri nel lago di Varese davanti all'hotel ristorante Vecchia Riva. Sorpresa di Ferragosto stupefacente, anche se purtroppo non commestibile.
Cozza d'acqua dolce
Perché non è commestibile? Perché si tratta di un esemplare di Anodonta Cygnea, comunemente detta cozza di acqua dolce, le cui dimensioni variano molto e possono raggiungere anche i 20 centimetri, proprio come l’esemplare affiorato dalle acque di Varese. Avvistamenti anche nel lago Maggiore e nel lago di Como. Ma è proprio nel lago di Varese che sono avvenuti i principali ritrovamenti.
Gli effetti della siccità
Esemplari ormai quasi rari, visto che più di altre specie hanno risentito degli effetti della siccità in Lombardia. L’allarme arriva dalle associazioni ambientaliste della zona, che sono intervenute per salvare centinaia di questi esemplari poco conosciuti, ma presenti in molti fontanili e rogge.
Le cozze d’acqua dolce infatti, grandi da quattro a sei volte quelle di mare (fino appunto a raggiungere i 20 centimetri), ultimamente sono in diminuzione per colpa delle asciutte degli argini: da tempo gli ambientalisti sono in campo per salvare quelle ancora vive.
Perché è importante salvarle? Le maxi cozze d'acqua dolce svolgono una funzione importante per l’ambiente, dal momento che fungono da depuratori naturali delle acque. Sono bivalvi filtratori, cioè riescono a purificare l’acqua da particelle esterne di cui si nutrono.