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Patenti a poco prezzo e senza sostenere gli esami: come funzionava la truffa creata sui social

Patenti a poco prezzo e esami inesistenti: è questa la truffa sgominata dalla polizia locale e che veniva portata avanti su diverse piattaforme social.
A cura di Ilaria Quattrone
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Patenti economiche e soprattutto senza sostenere alcun esame: è questa la truffa che la polizia locale di Milano è riuscita a sgominare nella giornata di oggi, venerdì 24 giugno. Le indagini erano partite all'inizio del 2022 quando gli investigatori del nucleo crimini informatici e telematici avevano notato alcune pubblicità sui social dove veniva promosso un metodo semplice attraverso cui potere ottenere delle patenti di guida. 

I gruppi trovati su Telegram

Grazie agli approfondimenti, erano stati rintracciati  alcuni gruppi gemelli su Telegram: qui venivano venduti diversi documenti italiani a poche centinaia di euro. Dagli accertamenti è poi emerso che, tra le persone coinvolte, ve ne sono alcune residenti in Africa Orientale che avevano dei contatti con l'Italia. Il sistema di truffa internazionale era quindi reso possibile dalla registrazione di oltre trenta profili su diverse piattaforme social: su queste venivano infatti utilizzate delle utenze italiane e delle carte di pagamento intestate poi a degli utenti che non erano a conoscenza della truffa.

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Le patenti vendute a 150 euro

Le patenti, vendute a 150 euro, spesso erano autentiche e ritoccate con delle applicazioni grafiche: oltre che sui social, i prodotti venivano anche venduti su un sito internazionale. I truffatori, dopo aver inviato le foto dei documenti via Whatsapp, si facevano accreditare una parte dei pagamenti su delle carte italiane e poi si rendevano irreperibili.

Il portale dell'automobilista clonato

L'organizzazione aveva anche realizzato un clone del Portale dell'automobilista identico a quello gestito dal ministero: i truffatori, prima di vendere la patente, chiedevano di inserire il numero di matricola nel portale ufficiale che in realtà era quello clonato. Questo consentiva di far sì che le vittime potessero avere esito positivo e si convincessero della veridicità della cosa.

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Chi sono le vittime

Le vittime erano soprattutto persone disperate per aver perso la patente o stranieri che, una volta arrivati in Italia, non conoscevano l'iter per ottener il documento. Non sono ancora stati individuati i colpevoli, che verranno rintracciati tramite i loro indirizzi Ip. Intanto sono stati chiusi tutti i canali utilizzati dal gruppo.

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