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Omicidio suicidio tra coniugi a Milano: l’uomo ha sparato alla moglie malata

L’ipotesi, un omicidio suicidio da parte dell’uomo. E adesso si delinea anche un possibile movente: un gesto di disperazione verso la moglie ormai gravemente malata e non più autosufficiente.
A cura di Francesca Del Boca
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Foto della polizia di Stato
Foto della polizia di Stato

Il quadro si fa sempre più chiaro, man mano che passano le ore. A trovare Ernesto Codegoni e Dolores Fernanda Milani è stato il nipote: moglie e marito, 84 anni, riversi senza vita sul pavimento di casa, un appartamento signorile del centro di Milano.

L'ipotesi, un omicidio suicidio da parte dell'uomo. E adesso si delinea anche un possibile movente: un gesto di disperazione verso la moglie ormai gravemente malata e non più autosufficiente.

Cosa c'è dietro l'omicidio suicidio dei due coniugi nell'appartamento del centro di Milano

Lui, medico in pensione, accanto alla sedia a rotelle della moglie Dolores Fernanda Milani, nel salotto dell'appartamento al quinto piano di via Andrea Maffei (zona Porta Romana). Cosi li hanno trovati gli inquirenti: vicini, e ambedue morti per colpi di arma da fuoco. La pistola era regolarmente denunciata dall'uomo che avrebbe prima ucciso la moglie per poi togliersi la vita.

Eliminate le altre possibili motivazioni (tra cui le difficoltà economiche, dal momento che la coppia era agiata), restano solo le condizioni di salute della donna. Che sembra fossero drasticamente peggiorate, negli ultimi tempi: aveva avuto un ictus un anno fa e da allora era sulla sedia a rotelle, semi incosciente.

Il caso dell'omicidio suicidio tra padre e figlia

Un atto estremo, di dolore e pietà. Identico a quello che solo poco tempo fa aveva scosso la piccola comunità di Osnago, alle porte della provincia di Lecco: qui un padre 80enne, vigile in pensione, ha ucciso a colpi di pistola la figlia disabile, togliendosi poi la vita subito dopo.

Drammi della solitudine, dell'ingiustizia della malattia che strazia le carni e le menti. E che logora gli affetti circostanti, mentre precipitano in un buco nero di dolore. Che troppo spesso, come in questi casi, vede stagliarsi all'orizzonte un epilogo di sangue.

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