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Multa da 50 euro per i genitori che fanno tardi davanti a scuola: è bufera in città

Una multa da 50 euro per i genitori che fanno tardi all’asilo: è la nuova proposta del Comune di Como. “Una misura nata per garantire tranquillità alle educatrici nelle attività con i bambini”. Ed è subito polemica tra cittadini e opposizioni.
A cura di Francesca Del Boca
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Immagine di repertorio
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Una multa da 50 euro per i genitori che fanno tardi all'asilo. È la nuova proposta del Comune di Como, avanzata dal settore delle Politiche Sociali: "Dopo quattro ritardi mensili in entrata e o in uscita, anche non consecutivi, sarà applicata la sanzione di 50 euro per violazione della presente disposizione di regolamento".

"Una misura nata per far rispettare gli orari, ed evitare i continui ritardi che provocano problemi sia sull’attività che sugli orari del personale", la difesa dell'assessora alle Politiche Educative Nicoletta Roperto. "Più di quattro ritardi significa una situazione costante, e riteniamo giusta una misura per evitarlo e garantire tranquillità alle educatrici nelle attività con i bambini".

La notizia del provvedimento (che deve ancora essere discusso in Consiglio comunale) circola in città e puntualmente, tra le vie di Como, scoppia la bufera.

Le opposizioni contro la multa da 50 euro

In primis, alzano gli scudi le opposizioni: "Chi multa gli amministratori che non risolvono i problemi di traffico che creano ritardo ai genitori?", le parole della consigliera (ed ex candidata sindaca contro l'attuale primo cittadino Alessandro Rapinese) Barbara Minghetti. "Ci auguriamo che questa misura venga cancellata e che, prima di pensare alle multe, lo sceriffo intervenga concretamente per migliorare il traffico e la viabilità comasca".

"A Como essere genitore è una corsa ad ostacoli: chiusura dei nidi e multe alle famiglie che ritardano a portare o recuperare il figlio a scuola. La direzione in cui andare dovrebbe essere quella di ampliare gli orari di apertura perché siano compatibili con i ritardi del trasporto pubblico, con il traffico, con famiglie in cui entrambi lavorano", il commento di un'altra esponente della maggioranza in Consiglio, Andrée Cesareo.

"Mi stupisco che l’assessore alla partita, una donna, non abbia avuto alcun tipo di dubbio in merito e che, come al solito nella politica di questo sindaco, abbia preso una decisione senza coinvolgere la cittadinanza".

I commenti dei cittadini di Como

Ma l'umore non migliora certo tra i comaschi. "Mi chiedo se sia veramente sempre una "pessima abitudine" dei genitori o vi siano motivazioni serie e diverse che andrebbero ovviamente accertate dalla scuola", dice una cittadina.

"Ovviamente è importante mantenere orari e direttive, anche per tutelare i professionisti che hanno in cura i figli e figlie. Ma una multa non è la soluzione, anzi. Più servizi, più progetti, più professionisti coinvolti, con contratti e stipendi adeguati".

E ancora. "Una misura che denota profonda ignoranza (o profondo menefreghismo) nei confronti dei ritmi di vita di chi deve conciliare vita familiare e vita lavorativa". "Io penserei prima a sistemare il traffico cittadino".

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